C’è il rischio di stangata per il bollo auto nel 2022. In quanto ci sono alcune Regioni italiane che proprio per la tassa automobilistica stanno valutando degli aumenti. Vediamo allora, nel dettaglio, quali sono e perché. Dopo che, tra l’altro, molte regioni nel 2020 hanno prorogato le scadenze per il pagamento del bollo auto a causa del coronavirus.

In particolare, il rischio di stangata sul bollo auto nel 2022 incombe nella regione Toscana. Al riguardo non c’è ancora nulla di certo. Ma l’amministrazione regionale starebbe valutando l’eventuale aumento della tassa automobilistica nell’ambito di un pacchetto di misure che sono finalizzate al rientro dal deficit.

Stangata bollo auto nel 2022, in quali Regioni si valuta l’aumento e perché

Di solito a livello locale prima di aumentare le tasse le amministrazioni regionali e quelle comunali fanno delle attente valutazioni. Anche perché, per le famiglie, la situazione economica a causa dell’emergenza Covid-19 non è delle migliori. Con l’eventuale stangata sul bollo auto nel 2022 che si aggiungerebbe, tra l’altro, ai rincari di luce e gas. A partire proprio dal corrente mese di ottobre del 2021. Per non parlare poi dei consueti ritocchi verso l’alto dei prezzi dei beni e dei servizi che ci saranno nel passaggio dal vecchio al nuovo anno.

L’eventuale stangata sul bollo auto nel 2022 in Toscana, ed eventualmente anche in altre Regioni, dipenderà anche dai trasferimenti che fisserà il Governo centrale. Anche perché, dopo oltre un anno e mezzo di pandemia, pure le amministrazioni regionali e comunali, già in difficoltà prima del Covid, per far quadrare i conti del 2021 saranno chiamate a fare i salti mortali.

In quali Regioni si valuta l’aumento della tassa automobilistica e perché

La stangata sul bollo auto nel 2022 rappresenterebbe per le regioni un paracadute per recuperare risorse aggiuntive in maniera certa.

Visto che dal versamento della tassa automobilistica praticamente non si scappa. Altrimenti a scattare poi sono inesorabili le sanzioni.

Pur tuttavia, è anche chiaro che quello attuale non è di certo un momento per aumentare le tasse ai cittadini. Anzi, bisognerebbe abbassarle a livello nazionale, come a livello locale, per dare un’ulteriore spinta alla crescita economica.