Per le spese detraibili al 19% sostenute dal 1° gennaio 2020 il legislatore ha imposto la necessità di pagare con strumento tracciabile. Allo stesso tempo ha previsto delle deroghe, ossia dei casi in cui l’onere rimane detraibile anche se pagato in contanti.

Altre spese detraibili devono, invece, obbligatoriamente passare per il c.d. bonifico parlante. Tale modalità di pagamento, in particolare è richiesta nel campo dei bonus edilizi.

Ancora oggi, tuttavia, a distanza di anni dai cambiamenti, molti contribuenti e operatori del settore cercano informazioni e documenti ufficiali in cui sia specificata l’esatta modalità di pagamento delle spese per non perdere la detrazione fiscale.

Quello che resta fermo è che lo sgravio fiscale si applica per cassa. Quindi, le spese “pagate” nel 2024 si detraggono nella Dichiarazione redditi 2025 (anno d’imposta 2024) così come le spese “pagate” nel 2023 si detraggono nella Dichiarazione redditi 2024 (anno d’imposta 2023).

Spese detraibili, tra pagamento in contati, tracciabile e bonifico parlante

Sono poche le spese che rimangono detraibili anche se il pagamento risulta fatto in contanti. In dettaglio, possono ancora pagarsi cash, senza obbligo di tracciabilità:

  • gli acquisti di farmaci (anche omeopatici);
  • acquisti di dispositivi medici;
  • prestazioni sanitarie rese da strutture sanitarie private accreditate al SSN (Servizio Sanitario Nazionale);
  • il riscatto periodi non coperti da contribuzione;
  • la detrazione IVA per acquisto abitazione classe energetica A o B;
  • la detrazione per Inquilini di alloggi adibiti ad abitazione principale;
  • lo sgravio fiscale per i lavoratori dipendenti che trasferiscono la residenza per motivi di lavoro;
  • la detrazione per le spese di mantenimento dei cani guida;
  • borsa di studio assegnata dalle regioni o dalle province autonome di Trento e Bolzano;
  • donazioni effettuate all’ente ospedaliero “Ospedali Galliera” di Genova;
  • credito d’imposta bonus vacanze.

Pagamento tracciabile

Se, invece, il contribuente vuole avere la detrazione fiscale in dichiarazione redditi deve pagare con strumento tracciabile, le spese diverse dalle precedenti.

Pagare con strumento tracciabile significa farlo con bonifico ordinario, assegni, carta di credito, carta di debito, carta prepagata, altri strumenti che garantiscono comunque la tracciabilità. Andando a fornire un elenco, è necessario fare il pagamento tracciabile per le seguenti spese:

  • sanitarie diverse da quelle elencate al paragrafo precedente;
  • acquisto e riparazione veicoli per disabili, spese per acquisto cane guida per non vedenti;
  • interessi passivi;
  • istruzione;
  • funebri;
  • addetti alla assistenza personale;
  • sportive dei figli;
  • intermediazione immobiliare;
  • canoni di locazione studenti universitari fuori sede;
  • erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici;
  • riscatto della laurea se pagate nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico;
  • frequenza di asili nido;
  • assicurazioni (vita, infortuni, morte, eventi calamitosi, ecc.);
  • acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico;
  • erogazioni liberali alle ONLUS, APS e ai partiti politici;
  • in favore dei minori o di maggiorenni con disturbo specifico dell’apprendimento – DSA;
  • l’iscrizione annuale o abbonamento AFAM per ragazzi;
  • canoni leasing;
  • acquisto e posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica;
  • bonus verde;
  • bonus mobili e grandi elettrodomestici (in questo caso oltre a non poter pagare in contanti non è ammesso nemmeno l’assegno).

Spese detraibili solo con bonifico parlante

L’ultima parte del vademecum spese detraibili modalità di pagamento riguarda quelle che sono da pagarsi con il bonifico parlante. È quel bonifico che deve essere fatto quando si sostengono spese per lavori sulla casa a fronte delle quali si vuole godere del relativo bonus edilizio.

Il bonifico parlante è quello da cui devono evincersi le seguenti informazioni:

  • causale di versamento riconducibile al tipo di bonus edilizio di cui si vuole godere;
  • il codice fiscale beneficiario del bonus edilizio;
  • i dati fiscali del destinatario bonifico (impresa/fornitore).

Detto bonifico parlante è soggetto a ritenuta dall’acconto 8%, che dal 1° marzo 2024 sale all’11% (legge di bilancio 2024).

Quindi, andando nel dettaglio, questa modalità di pagamento è richiesta a fronte di spese ammesse a:

Anche le spese ammesse al bonus facciate (che non esiste più dal 1° gennaio 2023) erano da pagarsi con il “parlante”.

Riassumendo…

  • dal 1° gennaio 2020 la detrazione spese è solo con pagamenti tracciati
  • il pagamento in contanti è possibile ancora solo in alcuni casi, come l’acquisto di farmaci
  • per i bonus edilizi resta la necessità (da sempre) di pagare con bonifico parlante
  • non serve bonifico parlante solo per bonus mobili e bonus verde.