Perdere il lavoro a una certa età non è mai una bella cosa. Al punto che ci si chiede se conviene di più cercare un altro impiego con tutte le difficoltà del caso o aspettare di andare in pensione. Una volta la scelta era più facile, ma anche oggi esistono delle opportunità da sfruttare.

Soprattutto per chi ha passato abbondantemente i 50 anni e si ritrova a ridosso dei 60. Età che, come detto, un tempo non tanto lontano consentiva di andare in pensione di anzianità.

Oggi questo traguardo si è spostato più avanti. Vediamo come approfittarne.

Opzione Donna per chi perde il lavoro

Le soluzioni attualmente previste dal nostro ordinamento per andare in pensione anticipata se si rimane disoccupati sono due: Opzione Donna e Ape Sociale. La prima ovviamente è riservata solo alle lavoratrici a partire da 58 anni se si hanno figli, mentre la seconda a tutti a partire da 63 anni di età.

Per accedere a Opzione Donna è necessario da quest’anno possedere i seguenti requisiti:

  • 60 anni di età (59 se con un figlio, 58 con due figli)
  • 35 anni di contributi
  • Essere riconosciute invalide civili al 74%, caregiver o essere state licenziate

Una volta rispettati i requisiti anagrafici e contributivi è quindi possibile fare domanda di pensione anticipata se sussiste uno stato di disoccupazione a causa di licenziamento individuale o collettivo come dichiarato dai centri per l’impiego.

La pensione sarà liquidata dopo 12 mesi dalla maturazione dei requisiti e calcolata esclusivamente con il sistema contributivo. Quindi, più penalizzante rispetto a quello misto.

In pensione con Ape Sociale

Per gli uomini, invece, l’unica possibilità per accedere alla pensione anticipata da disoccupati è Ape Sociale. Anche in questo caso il requisito essenziale è quello del licenziamento individuale o collettivo e quindi dello stato di disoccupazione certificato dai centri per l’impiego.

La soglia di età anagrafica è però fissata a 63 anni e il requisito contributivo minimo è di 30 anni di versamenti.

Per le donne sono previsti degli sconti in base ai figli. Si può beneficiare di Ape Sociale anche se lo stato di disoccupazione è conseguente alla scadenza naturale di un contratto di lavoro a tempo determinato.

L’anticipo pensionistico è erogato nella misura massima di 1.500 euro al mese per 12 mensilità fino alla maturazione dei requisiti per la pensione ordinaria. E’ calcolato sulle risultanze dei versamenti effettuati con il sistema di calcolo retributivo e contributivo e durante il periodo di godimento non si possono svolgere altre attività lavorative retribuite.