Scuole ferme fino al 3 aprile in tutta Italia. Il nuovo decreto sul coronavirus estende la quarantena a tutto il territorio nazionale in maniera uniforme coinvolgendo anche l’istruzione. Tutte le scuole di ordine e grado, comprese le Università, hanno quindi sospeso le attività didattiche per 23 giorni, ma le sedi e i distretti resteranno comunque aperti.

Proseguirà, in pratica, solo la sospensione delle attività didattiche (con oltre 200 mila unità di personale Ata in servizio) e le lezioni proseguiranno con le modalità della didattica a distanza, cioè online tramite di internet.

Cosa che già avviene per le Università online e in questo preciso momento di emergenza prosegue anche con le scuole medie superiori.

Sospensione scuola fino a Pasqua?

Ci si domanda però, a questo punto, che ne sarà dell’anno scolastico. Il numero delle giornate di lezione è seriamente compromesso, anche perché non è dato sapere se entro il 3 aprile 2020 l’epidemia di coronavirus sarà rientrata oppure sarà necessaria una ulteriore proroga del periodo di quarantena. In ogni caso, per garantire maggior sicurezza, si sta già pensando di prorogare la chiusura delle scuole con ripresa attività il 15 aprile, poiché dal 9 al 14 è già in programma la chiusura per le vacanze di Pasqua. Non avrebbe molto senso far rientrare gli alunni in classe per soli 3 giorni di didattica. E’ quindi probabile che il Ministero dell’Istruzione provveda ad allungare il periodo di assenza dalle aule.

Anno scolastico valido anche con meno di 200 giornate

La normativa prevede che per la validità dell’anno scolastico è necessaria la frequentazione di almeno 200 giornate di scuola. Tuttavia il MIUR ha già fatto sapere che – vista l’eccezionalità della situazione – l’anno scolastico sarà valido anche con meno di 200 giornate. Si valuterà, in ogni caso, anche l’opportunità di allungare il periodo scolastico a giugno in relazione all’evolversi del fenomeno epidemico del coronavirus.

Gli atti normativi adottati, come in altre situazioni similari del passato, garantiscono la validità dell’anno scolastico, per le specifiche situazioni determinatesi, derogando al complesso dei 200 giorni di lezione di cui all’articolo 74 del Testo Unico e, di conseguenza, ai termini necessari alla validità dei periodi di formazione e prova del personale scolastico, come disposti ai sensi della normativa vigente.

La circolare del MIUR

Resta però la necessità di favorire, in via straordinaria ed emergenziale, in tutte le situazioni ove ciò sia possibile, il diritto all’istruzione attraverso modalità di apprendimento a distanza, non solo nelle c.d. ‘zone rosse’ (per le quali permane la chiusura delle istituzioni scolastiche), ma anche sul restante territorio nazionale per il quale vale la sospensione delle attività didattiche fino al 3 aprile 2020“. E’ quanto si apprende da una circolare del Miur che illustra le disposizioni del governo e fornisce chiarimenti per dirigenti e personale in merito alle misure prese nel campo dell’istruzione per la gestione dell’emergenza coronavirus e le relative indicazioni operative. La nota del Ministero dell’Istruzione è online. Il testo si apre con un ringraziamento a “tutti coloro che stanno andando oltre ogni obbligo e ogni dovere, svolgendo il loro servizio al Paese con dedizione, spirito di iniziativa, competenza”. Amministrazione, dirigenti scolastici, docenti, personale educativo, amministrativo, tecnico e ausiliario, studenti, organizzazioni sindacali, associazioni, mondo imprenditoriale “stanno, ognuno, facendo la propria parte dimostrando una spesso misconosciuta, ma preziosa, capacità di reagire all’emergenza”, si legge in apertura della nota che orienta le istituzioni scolastiche su come comportarsi nelle prossime settimane.