Al via la campagna Naspi per i docenti precari della scuola. Il personale il cui contratto è scaduto a giugno possono presentare domanda di indennità di disoccupazione all’Inps tramite l’applicazione online. Da quest’anno la domanda è in versione precompilata, quindi molti dai sono già presenti al momento della richiesta.

Per fare la domanda Naspi è necessario accedere al sito Inps.it con le proprie credenziali digitali e (Spid, Cie o Cns) o rivolgersi gratuitamente ai Patronati. La richiesta deve essere inoltrata tramite il servizio “Naspi – domanda” attraverso il quale è possibile inserire in via autonoma i dati di pagamento dell’indennità mensile.

Al via la Naspi precompilata

Da quest’anno, come detto, c’è una importante novità: la Naspi precompilata. L’Inps, con il messaggio n. 1488 del 21 aprile 2023, spiega le modalità di presentazione della richiesta Naspi (e Dis-Coll) precompilata facendo riferimento alle disposizioni derivanti dall’attuazione del progetto PNNR n.2.

Per poter accedere al servizio è necessario entrare sul sito Inps attraverso le proprie credenziali digitali (Spid, Cns o Cie) e poi selezionare la procedura di interesse, cioè la Naspi. Il nuovo servizio di presentazione della domanda – si legge nella nota Inps – consente all’utente di:

  • compilare agevolmente il modulo di domanda della prestazione Naspi, tramite l’esemplificazione dei dati da inserire e la precompilazione delle informazioni relative alla propria posizione già in possesso dell’Istituto;
  • avere una visione aggregata dei dati concernenti uno specifico ambito, grazie a una riorganizzazione modulare dei “Quadri” componenti la procedura;
  • visualizzare i potenziali punti di attenzione emersi nel corso della compilazione della domanda rilevanti ai fini della misura, della durata e del diritto alla prestazione.

Le novità rispetto al passato

Rispetto alla precedente versione, con la Naspi precompilata, il lavoratore si ritrova precaricati i dati dell’ultimo rapporto di lavoro nella scuola. Quindi non deve più preoccuparsi di cercarli e inserirli manualmente.

E, inoltre, consultabile l’importo giornaliero che sarà liquidato in base alla retribuzione percepita.

Sono, altresì, stati aggiunti i seguenti controlli automatici svolti in modalità sincrona sulla base dei dati disponibili all’Inps:

  • iscrizione ad albi professionali e/o Ordini e Casse professionali;
  • iscrizione alla gestione Artigiani e Commercianti;
  • titolarità di Partita Iva;
  • iscrizione alla Gestione separata.

E’, infine, stata aggiunta una nuova schermata di “Avvisi” all’utente che, in base all’esito dei controlli automatici e alle dichiarazioni rese dall’assicurato all’interno della domanda, evidenzia eventuali criticità che possono incidere sul riconoscimento dell’indennità.

Importi Naspi e decalage

Ma quanto spetta di Naspi al docente precario? Ricordiamo che l’importo varia in base alla retribuzione e all’età anagrafica del lavoratore. Dal 2023 se la retribuzione media è di importo pari o inferiore a 1.352,19 euro spetta il 75% di Naspi. Se la retribuzione è superiore, spetta oltre al 75% di 1.352,19 euro, il 25% della differenza della media e 1.352,19 euro. In ogni caso non più di 1.470,99 euro al mese.

Dallo scorso anno cambia anche il sistema di calcolo della indennità Naspi. Sostanzialmente il meccanismo di decalage che prevede una riduzione dell’assegno Inps del 3% al mese a partire dal quarto di fruizione della indennità subisce uno slittamento.

Per chi ha fino a 54 anni di età il decalage scatta a partire dal sesto mese di pagamento. Mentre per chi ha 55 o più anni al momento della richiesta di Naspi, il decalage scatta dall’ottavo mese di fruizione dell’indennità.

Resta confermata la durata del sussidio che corrisponde alla metà delle settimane lavorate nel quadriennio precedente alla disoccupazione involontaria (massimo di 24 mesi).

Riassumendo…

  • Naspi, al via le domande di disoccupazione nella scuola
  • Da quest’anno la domanda telematica all’Inps è precompilata
  • Aggiornati gli importi massimi spettanti ai beneficiari
  • Il meccanismo di decalage prevede una riduzione dell’importo dal quarto mese