Naspi e Dis-Coll più ricche nel 2023. La Legge di bilancio prevede un miglioramento delle condizioni economiche ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro. Gli adeguamenti sono stati disposti con la Legge di bilancio recependo i dati sull’inflazione.

Dal 1 gennaio, quindi, gli importi della Naspi e Dis-Coll, cioè la disoccupazione per i collaboratori appartenenti alla Gestione Separata, sono rivalutati in proporzione. O meglio sono aggiornati i massimali erogabili, mentre le percentuali indennizzabili non cambiano.

Naspi e Dis-Coll aggiornati gli importi

A spiegare nel dettaglio gli aggiornamenti di Naspi e Dis-Coll è la circolare Inps n. 14 del 3 febbraio 2023.

Nel 2023 l’importo massimo erogabile è pari a 1.470,99 euro. L’ammontare della Naspi si ottiene sommando gli imponibili previdenziali degli ultimi 4 anni, dividendo il risultato per le settimane di contribuzione e moltiplicando il tutto per 4,33.

Nel 2023, poi, se l’importo Naspi che si ottiene è pari o inferiore a 1.352,19 euro (importo soglia), l’indennità sarà il 75% di questo importo. Se è superiore si aggiunge anche il 25% della differenza tra 1.352,19 e il massimale di 1.470,99 euro.

Per quanto riguarda la Dis-Coll i valori sono identici, così come per l’Alas, l’indennità di disoccupazione per i lavoratori dello spettacolo. La Dis-Coll è corrisposta mensilmente per un numero di mesi pari alla metà dei mesi di contribuzione presenti nel periodo compreso tra il 1° gennaio dell’anno civile precedente l’evento di cessazione del rapporto di collaborazione e l’evento stesso.

Oltra a Naspi e Dis-Coll c’è anche l’ISCRO, l’indennità straordinaria di continuità reddituale ed operativa, per le partite iva iscritte alla gestione separata. Queso è pari a un minimo di 275,38 euro e un massimo di 881,23 euro al mese

Si ha diritto a questo ammortizzatore solo se il reddito dichiarato nell’anno precedente la domanda non supera 8.972,04 euro. L’ISCRO può essere richiesto una sola volta nel triennio 2021-2023 ed è erogato per 6 mensilità.

E’ pari al 25% della metà dell’ultimo reddito annuo.

Quanto spetta

Come noto, il pagamento della indennità di disoccupazione non è uguale per tutti i mesi indennizzabili. Il meccanismo di decalage previsto per la Naspi scatta a partire dal sesto mese. In altre parole, la riduzione dell’importo pari al 3% mensile della indennità di disoccupazione inizia dopo 180 giorni.

Ma se il percettore della Naspi o Dis-Coll ha più di 55 anni di età, la riduzione slitta addirittura all’ottavo mese. Sempre che il periodo di fruizione superi questo lasso temporale. Dallo scorso anno è cambiata la durata della Dis-Coll. Il trattamento di disoccupazione riservato ai collaboratori della gestione separata è fruibili fino un massimo di 12 mesi.

Ai percettori di Dis-Coll, al pari di quelli della Naspi, è riconosciuta anche la copertura figurativa ai fini pensionistici per l’intero periodo della prestazione.