Chi ha una casa inagibile e, quindi, NON abitabile, ha diritto allo sconto IMU del 50%. La cosa non è automatica. È necessario che siano rispettate determinate condizioni e messi in atto alcuni adempimenti.

La cosa immediata da tenere in considerazione è che l’IMU è un tributo dovuto (per anno solare) in base alla percentuale di possesso e mesi di possesso. Questo, significa che se, durante l’anno, la casa è risultata inagibile per 7 mesi e agibile per 5 mesi, lo sconto del 50% trova applicazione solo sui 7 mesi.

Per gli altri 5 mesi, l’imposta deve essere calcolata senza riduzione.

Si conteggia per intero il mese in cui il possesso si è protratto per più della metà dei giorni di cui si compone il mese medesimo.

L’inagibilità va accertata

La riduzione a metà del tributo dovuto sulla casa inagile è prevista espressamente dalla legge sull’IMU (lett. b comma 747 legge n. 160/2019). L’inagibilità/inabitabilità non deve essere teorica ma deve essere accertata.

L’accertamento non lo fa il possessore.

Innanzitutto, ricordiamo che l’inagibilità/inabitabilità deve concretizzarsi in un degrado fisico sopravvenuto (fabbricato diroccato, pericolante, fatiscente) non superabile con interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria.

Ad accertare tale stato deve essere l’Ufficio Tecnico Comunale. La perizia di accertamento è a carico del proprietario. L’altra strada può essere quella di perizia sottoscritta da tecnico abilitato (ingegnere, architetto, ecc.) che, insieme a rilievi fotografici attestanti lo stato di inagibilità/inabitabilità, si allega ad una dichiarazione sostitutiva che il possessore dell’immobile presenta al comune.

L’IMU, infatti, è un tributo di competenza comunale ed in particolare del comune in cui si trovano gli immobili oggetto dell’imposta. Obbligo del possessore è anche quello di comunicare al comune, la perdita dello stato di inagibilità/inabitabilità.

Sconto IMU casa inagibile, serve la dichiarazione annuale

Si tenga presente che se l’immobile acquisisce o perde lo stato di inagibilità/inabitabilità, bisogna presentare la Dichiarazione IMU al comune stesso.

L’adempimento deve essere fatto entro il 30 giugno dell’anno successivo (salvo proroghe). Non va fatto ogni anno.

Quindi, ad esempio, se nel 2023 l’immobile è divenuto inagibile, bisogna fare la Dichiarazione IMU entro il 30 giugno 2024. Laddove ad esempio, nel 2020 l’immobile era divenuto inagibile ed è stata fatta la dichiarazione IMU, se lo stesso immobile torna agibile nel 2023 bisogna fare nuovamente la Dichiarazione IMU entro il 30 giugno 2024.

Riassumendo…

  • la legge prevede la riduzione a metà per l’IMU casa inagibile/inabitabile
  • lo sconto si applica in funzione dei mesi di possesso nell’anno
  • per il calcolo mesi ai fini IMU si considera per intero il mese in cui il possesso si è protratto per più della metà dei giorni di cui si compone il mese stesso
  • l’inagibilità/inabitabilità deve essere accertata dall’ufficio tecnico del comune o in alternativa dichiarata dal possessore allegando la perizia di un tecnico e i rilievi fotografici
  • sia nel caso in cui l’immobile diventi inagibile sia quando torna l’agibilità bisogna fare la dichiarazione IMU al comune.