Come tutti gli anni, il 16 dicembre è in scadenza la seconda rata IMU. E come tutti gli anni in questo periodo iniziamo a ricevere richieste di chiarimento su chi deve pagare l’IMU, sulle esenzioni totali e parziali.

Seconda rata IMU chi paga

Il presupposto impositivo del pagamento dell’IMU è la proprietà e non l’effettivo godimento del bene. Ecco perché il versamento spetta sempre e comunque ai proprietari, anche nel caso di immobili affittati, concessi in comodato d’uso o usufrutto, ereditati etc.

Ai fini IMU non importa chi occupa ma chi possiede. Tuttavia in queste situazioni ibride sono previste esenzioni IMU al 50%.

IMU 50% su casa in comodato d’uso ai figli

E’ molto comune che la seconda casa di proprietà sia messa a disposizione dei figli a titolo gratuito. In questo caso il genitore proprietario può ottenere l’esenzione IMU al 50%. A patto però di aver provveduto alla registrazione del contratto di comodato d’uso gratuito. Sono comunque esclusi da questa agevolazioni gli immobili di lusso. C’è inoltre un altro limite soggettivo (oltre alla parentela di primo grado in linea diretta, cioè solo tra genitori e figli) che molti sottovalutano. Il genitore che concede la casa in comodato d’uso gratuito al figlio, deve essere residente e avere dimora abituale presso lo stesso comune in cui è ubicata la casa oggetto del contratto.

Esenzione IMU casa inagibile

Molti lettori ci scrivono anche per conoscere le esenzioni IMU previste per immobili inagibili. Chiarito che anche su queste proprietà si paga l’IMU, confermiamo che esiste l’esenzione parziale. La percentuale, come sopra, è del 50%. In altre parole si può pagare l’IMU a metà. Attenzione perché anche in questo caso lo sconto non è automatico: il proprietario di casa dovrà presentare al Comune competente territorialmente, la dichiarazione IMU congiuntamente all’attestazione di inagibilità redatta da un tecnico abilitato.

Attenzione perché non basta che l’immobile sia disabitato per non pagare l’IMU. Disabitato non significa inagibile. Su una casa disabitata ma agibile si paga l’IMU.

Come scalare il rimborso IMU di giugno sulla seconda rata di dicembre

Attenzione perché chi non ha provveduto a chiedere l’esenzione IMU 50% a giugno pur avendone diritto, è ancora in tempo per scalare l’importo a dicembre sul saldo IMU 2023. Ovviamente se non aveva provveduto al saldo IMU in unica soluzione, altrimenti dovrà richiedere il rimborso in altro modo.

Riassumendo

  • Il 16 dicembre scade il termine per il pagamento della seconda rata IMU, relativa al saldo 2023;
  • Il genitore che registra il comodato d’uso gratuito a favore del figlio può pagare l’IMU metà dell’importo;
  • Le case inagibili godono di esenzione IMU 50%;
  • Entrambe le esenzioni vanno richieste e non sono riconosciute in automatico.