Siete stati appena svegliati da un rumore molesto del vicino di casa? Probabilmente, allora, vi interesserà questo articolo dedicato alle regole sul rumore nei condomini la domenica mattina: fino a che ora ed entro quale limite si considera tollerabile?

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Non si tratta di una questione marginale visto che, proprio i rumori molesti, sono tra le cause più frequenti di liti condominiali. Ma cosa dice la legge in proposito? Valgono le stesse regole e fasce orarie dei giorni feriali o ci sono previsioni ad hoc per la domenica mattina?

Il codice civile parla di “normale tollerabilità” per stabilire il limite entro cui possono essere ammessi i rumori.

Ma chi lo stabilisce? E’ lasciata discrezione al giudice caso per caso? Sono molti i fattori che concorrono a rendere questo limite variabile: oltre all’orario anche la posizione dell’immobile (in zona residenziale, urbana o campagna), il tipo di immobile (spessore dei muri e dei soffitti etc) nonché la durata e la frequenza del rumore. E’ evidente quindi che non può esistere una soglia numerica precisa e sempre valida.

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Cosa fare se il vicino fa rumore la domenica mattina?

Se ci si trova in queste circostanze, quindi, la prima cosa da fare è verificare che cosa dice il regolamento di condominio in proposito. Proprio di recente, infatti, il Tribunale di Milano ha chiarito che il limite della normale tollerabilità previsto dal codice civile può essere derogato se sono d’accordo tutti i condomini. L’assemblea all’unanimità può, quindi, decidere di non ammettere rumori la domenica mattina o in altre precise fasce orarie. Clausole del genere ad esempio si trovano con una certa frequenza nei regolamenti di residence e case vacanza, in cui, più spesso rispetto a quanto accade nelle residenze abituali, chi alloggia è in cerca di quiete e riposo.

E se il regolamento non dice nulla in merito ai rumori in casa?

In assenza di disposizioni nel regolamento condominiale, resta ampia la discrezionalità del giudice il cui giudizio però si basa sempre sulla Costituzione che garantisce il diritto al riposo settimanale (a cosa servirebbe del resto stabilire il giorno di riposo domenicale se poi i vicini sono liberi di disturbare il riposo a qualsiasi ora?).

Disturbo della quiete pubblica, quando si configura il reato

 

Se il rumore è tale da essere percepiti solo dai vicini più prossimi, restiamo nell’ambito dell’illecito civile.

La vittima può quindi chiedere azione inibitoria ed eventualmente il risarcimento danni.

Se i rumori sono inevitabili è possibile imporre che l’appartamento sia insonorizzato.

Se invece il rumore è tale da disturbare un numero maggiore di persone potrebbe configurarsi il reato di disturbo della quiete pubblica e allora le cose cambiano. Si può tentare la strada della denuncia alla Polizia o ai Carabinieri.