C’è una grande confusione ed incertezza, in questi giorni, in merito ai nuovi adempimenti che dovranno affrontare tutti quei soggetti che a partire dal 1° gennaio 2020, secondo la normativa vigente, sono stati esclusi dal Regime Forfettario.

La questione, per altro molto dibattuta in questi giorni e per a quale si attende ancora un chiarimento definitivo da parte dell’Agenzia delle Entrate, riguarda la data entro la quale questi contribuenti dovranno porre in essere tutta una serie di nuovi adempimenti, in primis quella delle Fattura Elettronica.

In un’ottica di assoluta incertezza, una valida interpretazione recentemente fornita è quella di Gian Paolo Tosoni, esperto di materie fiscali, intervenuto a Telefisco 2020. Vediamo di cosa si tratta.

Le nuove cause di esclusione dal Regime Forfettario

Fatto salvo il limite dei 65 mila euro di fatturato, la normativa, inserita in legge di bilancio 2020, prevede altre due cause di esclusione:

  • I contribuenti, nel periodo d’imposta considerato, non possono avere redditi da lavoro dipendente o pensione superiori a 30 mila euro;
  • Non possono aver erogato più di 20 mila euro di compensi in favore di dipendenti o collaboratori.

La nuova normativa, come chiarito anche dal Sottosegretario Cecilia Guerra, entra in vigore già dal 2020 e, per questo motivo, l’esclusione avviene se i sopra citati limiti sono stati superati nel periodo d’imposta 2019.

Fatturazione elettronica e proroga di 60 giorni

In attesa di chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate, ad oggi, l’interpretazione che va per la maggiore è quella fornita recentemente da Gian Paolo Tosoni, esperto di materie fiscali, in un intervento a Telefisco 2020.

Secondo Tossoni, è lo stesso Statuto del Contribuente a fornire chiare indicazioni, in particolare, si legge al comma 2 dell’articolo 3: “le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore o dell’adozione dei provvedimenti di attuazione in esse espressamente previsti”.

In conclusione, i contribuenti che, per le cause sopra indicate, sono stati esclusi dal regime forfettario, entro 60 giorni (quindi entro marzo) dovranno, necessariamente, essere pronti a svolgere i nuovi adempimenti, in primo luogo quello della fattura elettronica.

 

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