Il disegno di legge di bilancio 2021, approvato dal Governo il 16 novembre 2020, prevede anche una modifica alla disciplina fiscale delle locazioni brevi.

Stiamo parlando delle locazioni di durata non superiore a 30 giorni, inclusi i contratti che prevedono servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali. L’art. 4 del decreto-legge n. 50 del 2017, prevede che ai redditi derivanti dai contratti di locazione breve stipulati a partire dal 1° giugno 2017 si applica l’aliquota del 21% in caso di opzione per l’imposta sostitutiva nella forma della cedolare secca.

Le novità per le locazioni brevi

La legge di bilancio 2021, se confermato nel testo definitivo che da qui a fine anno approderà in Gazzetta Ufficiale, potrebbe prevede che il predetto regime fiscale sia riconosciuto solo in caso di destinazione alla locazione breve di non più di 4 appartamenti per ciascun periodo di imposta.

Si stabilisce inoltre, a fini di tutela del consumatore e della concorrenza, che l’attività di locazione di immobili di durata non superiore a 30 giorni, da chiunque esercitata, si presume svolta in forma imprenditoriale ai sensi dell’articolo 2082 del codice civile, quando il numero degli appartamenti resi disponibili per le locazioni è superiore a quattro.

Si chiarisce inoltre che le disposizioni sopra illustrate si applicano anche per i contratti stipulati tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, oppure soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di appartamenti da condurre in locazione.

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