Il regime dei contribuenti minimi nel corso degli anni ha subito notevoli cambiamenti fino ad essere completamente riscritto per trasformarsi nel regime forfettario.   Con l’introduzione del regime forfetario inizialmente si sono abrogati tutti quelli esistenti ma, dopo pochi giorni, un ripensamento ha portato a lasciare ancora per tutto il 2015 in vita il regime dei minimi e quello dell’imprenditoria giovanile.   Le norme transitorie tra i vari regimi sono state, infine, riviste con la Legge di Stabilità 2016 rendendo, a causa dell’accavallamento delle varie normative, la situazione molto confusa.

 

Nuove regole 2016: regime transitorio

Con il 2015 dovevano terminare tutte le finestre temporali previste per i vecchi regimi agevolati lasciando spazio soltanto al regime forfettario, ma con la Legge di Stabilità 2016 sono state confermate le regole transitorie introdotte dalla Legge di Stabilità 2015. In questo modo, infatti, coloro che si sono avvalsi fino ad ora del regime dei minimi possono continuare ad avvalersene fino alla scadenza naturale del regime fiscale di vantaggio.   Le novità introdotte dalla legge di Stabilità 2016, però, non finiscono qui e premettono un’applicazione di aliquote al 5% per le nuove attività per 4 anni a condizione che nei 3 anni precedenti il contribuente non abbia esercitato nei 3 anni precedenti l’inizio dell’attività attività artistica, d’impresa o professionale e che la nuova attività non costituisca la mera prosecuzione di un’attività avviata precedentemente (magari svolta come lavoro dipendente o autonomo).