Nel napoletano, giorno dopo giorno, vengono scoperte sempre maggiori truffe perpetrate da soggetti che percepiscono indebitamente il reddito di cittadinanza.

Si allarga sempre di più il giro di vite dei furbetti del reddito di cittadinanza nel napoletano. Da 2021 ad oggi, sono stati scovati ben 4.307 truffatori per un totale di 14 milioni e 648 mila euro. Cifre da capogiro, che di certo non possono non essere considerate alla luce della prossima riforma degli ammortizzatori sociali. Come sappiamo, a breve, Giorgia Meloni sarà chiamata a formare un nuovo esecutivo.

Una Meloni che da sempre e stata contraria alla misura “anti povertà” tanto cara al Movimento 5 Stelle. Una delle maggiori criticità del sussidio sta proprio nella facilità con cui sempre più truffatori riescano a percepire l’assegno in modo indebito. Oltre a questo, il reddito d cittadinanza non sarebbe riuscito a facilitare l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro.

Redito di cittadinanza, truffe per 15 milioni di euro in provincia di Napoli

Ritornando alla questione delle truffe del reddito di cittadinanza, nel napoletano, dove ben il 14,2 per cento dei residenti lo percepisce, giorno dopo giorno le autorità competenti scoprono sempre nuovi truffatori. I numeri parlano chiaro: dal 2021 ad oggi, nella provincia sono stati scovati ben 4.307 truffatori, per un totale di quasi 15 milioni di euro (14 milioni e 648 mila euro per l’esattezza). Soggetti che, per diversi motivi, non avevano diritto al beneficio.

Le truffe di chi percepisce il reddito di cittadinanza sono sempre molto simili:

  • c’è chi falsifica la situazione familiare;
  • chi intasca il reddito e arrotonda lavorando al nero (come il parcheggiatore abusivo);
  • c’è anche chi fa rapine e furti.

Tra questi, di recente, è stato scoperto anche un esponente di spicco della criminalità locale che ha omesso di indicare nel nucleo familiare uno dei componenti sottoposto a misura cautelare.

A seguito di queste truffe con il reddito di cittadinanza, il comando provinciale dei carabinieri di Napoli ha così commentato:

“C’è chi vive in una sorta di limbo sommerso dove il lavoro nero, la delinquenza e l’arte di arrangiarsi a scapito degli altri sono le uniche leggi riconosciute”.

In Campania i posti di lavoro ci sono, ma vengono rifiutati.

Sempre in Campania, in questi giorni vi abbiamo anche parlato del paradosso dell’alto numero delle offerte di lavoro che vengono rifiutate dai percettori del reddito di cittadinanza.

Nella piattaforma MyAnpal, ci sarebbero circa 10 mila posti di lavoro offerti in Campania, ma i percettori del reddito di cittadinanza li rifiutano.

In particolare, i posti di lavoro ricercati negli ultimi 18 mesi hanno creato zero assunzioni tra i percettori del sussidio.

Insomma, per come la si pensi, non possiamo che augurarci che il prossimo governo riesca a risolvere, quanto meno, tutte queste criticità del reddito di cittadinanza, soprattutto nel  di queste truffe.