Reddito di cittadinanza non pagato. Il motivo? Manca l’ISEE aggiornato. L’INPS avverte i beneficiari.

Chi non è in possesso di ISEE valido per il 2022, continuerà a vedere sospeso il reddito di cittadinanza. Il pagamento del beneficio riprenderà solo dopo la presentazione di una nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica).

Inoltre, sulla mensilità di marzo (in pagamento ad aprile), per alcuni percettori del sussidio, sarà applicato un conguaglio a compensazione di quanto ricevuto in più nel mese di febbraio, per la mancata applicazione del ricalcolo dell’assegno in presenza di altre prestazioni assistenziali (come illustrato nel Messaggio n. 548 dello scorso 3 febbraio 2022).

I requisiti per avere il sussidio

Il reddito di cittadinanza, ricordiamo, è legato all’ISEE del nucleo familiare. Per avere l’ISEE occorre che il cittadino presenti la DSU, in cui si dichiarano i dati reddituali e patrimoniali del nucleo familiare, riferiti a due anni antecedenti.

Chi percepisce il sussidio è chiamato a rinnovare l’ISEE entro il 31 gennaio dell’anno. Quindi, entro il 31 gennaio 2022, bisognava presentare la DSU per avere l’ISEE 2022 (quello 2021 è scaduto il 31 dicembre dello scorso anno – vedi anche In scadenza l’ISEE 2021, i documenti da preparare a gennaio per il rinnovo).

Il rinnovo dell’ISEE annuale è necessario al fine di permettere all’INPS di verificare il permanere dei requisiti previsti per accedere al beneficio, ossia:

  • ISEE aggiornato inferiore a 9.360 euro annui
  • possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro
  • avere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso
  • avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.

Reddito cittadinanza non pagato: la ripresa dopo il rinnovo dell’ISEE

Il mancato rinnovo dell’ISEE entro il termine sopra indicato comporta come conseguenza un “reddito di cittadinanza non pagato”, vale a dire la sospensione del pagamento del sussidio e ciò dal mese di febbraio.

Il diritto a continuare il percepimento, dunque, non decade ma è solo sospeso.

L’erogazione riprenderà solo entro il mese solare successivo alla presentazione della DSU stessa, prevedendo due disposizioni di pagamento mensili fino al regolare allineamento temporale (pagamento mensile).

Ecco, quindi, che l’INPS, con l’avviso del 6 aprile 2022, ricorda che per chi non ha rinnovato l’ISEE il pagamento del reddito di cittadinanza è ancora bloccato e non riprenderà fin quando non si presenterà la nuova DSU.

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