Una delle più importanti novità introdotte con la Legge di Bilancio 2022 riguarda le modifiche apportate all’istituto del reddito di cittadinanza. Modifiche che andranno in senso restrittivo, a cominciare dal nuovo meccanismo di decurtazioni, pensato per incentivare i percettori ad accettare le offerte di lavoro proposte. Vediamo meglio di cosa si tratta e quanto sarà possibile perdere.

Reddito di cittadinanza, decurtazioni ed esclusione definitiva

Come già detto in apertura, le modifiche all’istituto del reddito di cittadinanza introdotte dalla Legge di Bilancio 2022 sono molte.

Innanzitutto, è stato previsto un meccanismo atto a disincentivare i percettori di reddito di cittadinanza a rifiutare le proposte di lavoro, nel tentativo, dunque, di accorciare il più possibile, il periodo di inattività lavorativa. Il funzionamento di questo nuovo meccanismo è molto semplice: si tratta di un décalage (decurtazione) da 5 euro al mese per i soggetti “occupabili” a partire dal mese successivo a quello in cui si sia rifiutata la prima offerta di lavoro congrua, e fino a quando l’importo di reddito di cittadinanza non scende sotto i 300 euro.

Oltre a questo, segnaliamo altre due importanti novità:

  • il numero di offerte di lavoro rifiutabili prima della decadenza dal beneficio scende da 3 a 2.
  • la prima offerta potrà arrivare entro 80 chilometri dal luogo di residenza del cittadino, la seconda da qualsiasi parte d’Italia.

Arriva l’assegni unico universale per figli a carico

Da quest’anno, l’Inps corrisponderà d’ufficio ai percettori di reddito di cittadinanza il tanto atteso Assegno Unico Universale. Si tratta di un contributo a favore delle famiglie con figli a carico. L’importo dell’assegno dipende da molteplici fattori: Isee familiare, numero di figli, presenza di figli con disabilità, madri di età inferiore ai 21 anni ecc.

L’assegno verrà erogato solamente a partire dal 1° marzo 2022, data in cui cesseranno gli attuali benefici economici e fiscali a sostengo dei nuclei familiari attualmente vigenti.

Quello di febbraio, dunque, sarà Ultimo mese per il pagamento della misura ponte, ossia l’assegno unico temporaneo.

 

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