Ieri alla Camera, con 355 voti favorevoli, 31 contrari e 11 gli astenuti è stato approvato il decreto Semplificazioni. Il decreto, fra gli altri, prevede anche un importantissimo provvedimento necessario per sbloccare l’attuale situazione che si è venuta a creare con i bonus edilizi. Situazione che riguarda principalmente il meccanismo della cessione del credito.

Le cessioni dei crediti dei bonus edilizi sono bloccate ormai da tempo. Banche e altri istituti avrebbero già raggiunto la capienza fiscale massima. Il problema è che molte imprese avevano già anticipato i costi degli interventi; adesso rischiano di fallire pur avendo in pancia migliaia di crediti.

Con il provvedimento appena votato alla camera, sostanzialmente, viene estesa la cessione dei crediti d’imposta anche ai correntisti (non persone fisiche) degli stessi istituti. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Bonus edilizi, in cosa consiste a nuova cessione del credito ad una partita IVA?

Con il decreto Semplificazioni, appena approvato alla Camera, l’esecutivo tenta di sbloccare la situazione che si è venuta a creare con l’istituto della cessione dei crediti dei bonus edilizi.

Come già detto, alcune imprese hanno anticipato le spese per i lavori loro commissionati e adesso si trovano con migliaia di euro di crediti d’imposta non liquidabili.

Le banche, come sappiamo, hanno dovuto chiudere i rubinetti, non potendo più accettare tali crediti.

Con il nuovo provvedimento, sostanzialmente, viene estesa la portata della cessione del credito d’imposta anche ad altri soggetti con partita Iva. In particolare, la norma parla di “correntisti che non siano qualificabili come consumatori o utenti”, che lo potranno ricevere ma che, a loro volta, non potranno cederli nuovamente ad altri soggetti.

Non sono chiari ancora i dettagli di questa misura, e comunque il provvedimento non è stato ancora approvato in via definitiva dal parlamento. Ad ogni modo, c’è da dire che lo stesso ha passato l’esame della Camera dei deputati nonostante la crisi di governo e le conseguenti dimissioni del premier Mario Draghi di qualche settimana fa.

Crisi che è nata principalmente per via dello strappo del Movimento 5 Stelle, soprattutto per le questioni legate a due delle loro più importanti misure:

  • Reddito di Cittadinanza
  • Superbonus 110% e lo sblocco della cessione dei crediti.