I soggetti che sostengono spese per gli interventi relativi ai bonus edilizi possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione spettante, per lo “sconto in fattura” oppure per la cessione del credito d’imposta. Quest’ultimo istituto, in particolare, negli ultimi tempi ha subito numerose modifiche. Si è passati dalla cosiddetta “cessione multipla” del credito d’imposta a quella unica e poi, infine, alla possibilità di effettuare 4 cessini, ma con alcuni vincoli. Oltre a questo, già qualche settimana fa, l’Enea ha comunicato che i fondi stanziati per il superbonus 110% sono già terminati.


L’intero meccanismo si è così inceppato e molti individui, soprattutto le imprese edili potrebbero restare con il cerino in mano; nel senso che hanno in pancia numerosi crediti d’imposta che difficilmente potranno incassare. Per tale motivo, da più parti è stato chiesto al governo la proroga e il rifinanziamento della misura.

L’esecutivo ad ogni modo sembrerebbe aver bocciato tale proposta, ma, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe presto ampliare la portata del credito d’imposta, consentendo la cessione anche ad altri soggetti, diversi cioè dagli istituti finanziari. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Superbonus 110%, il governo sta pensando alla possibilità di cedere il credito a tutte le partite iva

In questi giorni si è tenuta una riunione tra l’esecutivo e la maggioranza. Al centro della discussione ci sarebbe stata la questione superbonus 110%. Per superare l’impasse, da più parti è stato chiesto al governo di prorogare e rifinanziare la misura. Proroga che, molto probabilmente, non arriverà. L’esecutivo, come anche lo stesso Premier Mario Draghi, da sempre si sono detti contrari a questa misura, soprattutto al suo rifinanziamento.
Ad ogni modo, una importante modifica sembrerebbe essere possibile per quanto riguarda l’attuale meccanismo della cessione del credito. In particolare, si vorrebbe ampliare anche ad altri soggetti la possibilità accettarli.

Si parla di un’apertura a tutti i soggetti ad esclusione delle persone fisiche.
Tale modifica potrebbe trovare spazio già nella legge di conversione del Decreto Aiuti.

Allo stato attuale, si tratta di una semplice indiscrezioni che deve ancora essere confermata. Ovviamente, vi terremo aggiornati sugli sviluppi di questa vicenda.