Andare in pensione senza lavorare è il sogno di tutti, ma per ora resta un miraggio. Forse fra 100 anni ci sarà la possibilità di ottenere una rendita dall’Inps per tutti indistintamente col lavoro che sarà completamente svolto da macchine e intelligenza artificiali. Ma per ora resta un miraggio.

Eppure qualcosa di simile esiste e si chiama assegno sociale (un tempo chiamato pensione sociale). Di che cosa si tratta? Innanzitutto non è una rendita contributiva, ma una misura di sostegno al reddito per le persone in difficoltà economica che non raggiungono i requisiti minimi per avere una pensione.

In secondo luogo, per ottenerla bisogna aspettare i 67 anni di età.

Una pensione senza contributi

Ma quanto vale l’assegno sociale? Dal 1 gennaio 2023 è corrisposto dall’Inps nella misura di 503,27 euro al mese per dodici mensilità, ma è integrabile con essa se quest’ultima è talmente bassa di importo da non raggiungere col calcolo la soglia minima prevista per l’assegno sociale. In questo caso l’Inps la integra.

Per ottenere l’assegno sociale, la cui domanda si presenta direttamente online sul sito Inps, bisogna quindi aver compiuto i 67 anni. Età prevista per la maturazione di diritto alla pensione di vecchiaia. Fra i vari requisiti da possedere, quelli reddituali sono di particolare importanza perché stabiliscono se e in quale misura il beneficiario può prendere l’assegno sociale.

Per questo si parla di indennità corrisposta in misura intera o ridotta. Hanno diritto all’assegno sociale in misura intera i soggetti singoli che non possiedono alcun reddito e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore a 13.085,02 euro.

Percepiscono, invece, l’assegno in misura ridotta i soggetti singoli che hanno un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno (6.542,51 euro) e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno e il doppio dell’importo annuo dell’assegno.

“Pensione” sociale, redditi da dichiarare

Come spiega l’Inps, al momento della domanda è necessario dichiarare i redditi che si percepiscono. Quelli che concorrono ai fini del riconoscimento dell’assegno sociale sono:

  • Quelli assoggettabili a Irpef;
  • I redditi esenti da imposta;
  • Le vincite derivanti dalla sorte, da giochi di abilità, da concorsi a premi, corrisposte dallo Stato, da persone giuridiche pubbliche e private;
  • I redditi da capitale;
  • I redditi di terreni e fabbricati;
  • Le pensioni di guerra;
  • Le rendite Inail;
  • Le pensioni estere;
  • Le pensioni e gli assegni degli invalidi civili.

I requisiti da possedere

Fra gli altri requisiti da possedere per ottenere l’assegno sociale vi sono la cittadinanza e la residenza. Non bisogna poi godere di altri trattamenti erogati dall’Inps. Il primo fa riferimento alla cittadinanza europea, più la Svizzera e San Marino, ma vi rientrano anche i rifugiati e gli stranieri con permesso di soggiorno di lungo periodo. Per quanto riguarda la residenza, questa deve risultare dagli archivi anagrafici stabile e continuativa da almeno 10 anni sul territorio nazionale.

E’ del tutto evidente che l’assegno sociale è una misura non definitiva e soggetta a controlli periodici da parte dell’Inps una volta concessa. Quindi il diritto può venire meno in qualsiasi momento al variare di uno o più requisiti basilari.

La sospensione del pagamento e la successiva revoca è disposta anche in caso di soggiorno all’estero per periodi superiori a 29 giorni continuativi. Eccezion fatta per gravi motivi sanitari o eventi eccezionali il cui onere della prova spessa sempre al titolare della prestazione.

Riassumendo…

  • Non è prevista alcuna pensione per chi non ha mai lavorato.
  • Chi a 67 non raggiunge i requisiti per la pensione può richiedere l’assegno sociale.
  • L’assegno sociale è una misura a sostegno del reddito e vale 503,27 euro al mese.
  • Il rilascio è soggetto al possesso di requisiti anagrafici e reddituali bene definiti.
  • L’assegno sociale è integrabile con la pensione se è molto bassa.