Il problema demografico e la sostenibilità del sistema delle pensioni in Italia vanno ormai a braccetto da anni. Al punto che anche Papa Francesco è intervento sul tema ricordano al governo che bisogna intervenire al più presto.

Il monito del Papa che ricorda come il nostro sistema pensionistico si sostenga grazie ai contributi di chi sta lavorando merita estrema attenzione. E replica quanto già detto più volte dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico sulla precarietà dell’equilibrio dei conti dell’Inps nel medio e lungo periodo.

A pagare le pensioni non saranno i cagnolini

A rimarcare la gravità della situazione delle pensioni, già all’attenzione del governo Meloni, è intervenuto quindi anche il Papa. In occasione della celebrazione del 125 esimo anno di nascita dell’Inps per il quale i dirigenti dell’Istituto sono stati ricevuti in Vaticano.

Non saranno i cagnolini che la gente ha al posto dei figli” – ha detto Francesco – a margine dell’incontro. Facendo emergere come le nostre famigli si siano trasformate in allevatrici di cani piuttosto che di figli. Segno evidente di decadenza della società moderna.

Fra le maggiori preoccupazioni per le pensioni il Papa ha citato la crisi ecologica e il debito pubblico che viene caricato sulle spalle dei figli e dei nipoti:

Pensare che in alcuni Paesi i nipoti nasceranno con un debito pubblico risponde al principio per cui è ingiusto affidare ai giovani pesi irreversibili e troppo gravosi”.

La previdenza – conclude Francesco – è una forma di welfare che tiene insieme le diverse generazioni tra loro. La meritata pensione di un lavoratore, infatti, si sostiene non solo grazie ai suoi anni di lavoro, ma anche sul fatto che c’è qualcuno che, attraverso la sua attività, sta pagando la pensione di altri”.

In Italia si fanno sempre meno figli

A precedere il discorso del Papa è stato il commento di Tridico sul problema demografico.

Il rapporto fra lavoratori attivi e pensionati si sta deteriorando e ciò minaccia la tenuta dei conti dell’Inps. Tutto parte dal calo demografico e dall’impoverimento del Paese che invecchia sempre di più ma per il quale non stiamo facendo nulla, se non tagliare la spesa. Il rapporto fra lavoratori e pensionati tende a 1,3 e arriverà a 1 entro il 2050.

Tradotto, in Italia ci sono 23 milioni di lavoratori che sostengono quasi 18 milioni di pensioni su una popolazione inferiore a 60 milioni. Numeri che la dicono tutta sulla difficoltà a sostenere il sistema pensionistico italiano e sulla tenuta dei conti Inps nel lungo periodo. In sintesi, dice Tridico:

Parliamo troppo di pensioni ma poco di lavoro, che è ciò che sostiene le pensioni. Per avere meno problemi a livello pensionistico dobbiamo fare di tutto per aumentare il tasso di occupazione“.