Lo scorso 22 giugno, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo, relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare per i genitori di figli disabili con la 104; la quale ha abrogato la direttiva 2010/18/UE del Consiglio.

Il decreto, sostanzialmente, prevede 3 importanti modifiche:

  • il riconoscimento in via prioritaria delle domande di accesso allo smart working ai lavoratori genitori di figli disabili;
  • la possibilità di alternare i permessi lavorativi tra più familiari del soggetto disabile;
  • l’estensione del riconoscimento di tali permessi anche ai conviventi e alle unioni civili.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Legge 104, cos’è e a chi spetta?

Con la legge 104, sostanzialmente, ai lavoratori disabili o con familiari disabili vengono riconosciuti fino a tre giorni di permessi mensili retribuiti (anche frazionabili in ore); nonché il prolungamento del congedo parentale e altro ancora.

I permessi riconosciuti variano in base ad altre specifiche situazioni; ad esempio se il disabile sia il coniuge o altro parente, o in base all’età del figlio disabile.

Sono previsti, inoltre, agevolazioni di altro tipo; per esempio: sconti per l’acquisto di dispositivi sanitari e tecnologici indispensabili o comunque utili al fine di gestire la disabilità; l’esenzione totale o parziale dal pagamento delle tasse universitarie ecc.

Diritto allo smart working e permessi alternati, approvato il decreto Legge

Come già detto in apertura, il Consiglio dei ministri ha da poco approvato il decreto legislativo di attuazione della direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento europeo, che abroga la direttiva 2010/18/UE del Consiglio.

Grazie a tali modifiche, sostanzialmente, i datori dovranno riconoscere una via prioritaria le domande di accesso allo smart working presentate dai lavoratori genitori di figli disabili o che siano caregiver familiari. La stessa priorità dovrà essere riconosciuta anche ai lavoratori con disabilità grave accertata in base alla legge 104.

Oltre a questo, il diritto ai tre giorni di permessi lavorativi viene esteso anche ai conviventi e alle unioni civili. Infine, viene riconosciuta la possibilità di fruire di tali permessi, in maniera alternata, tra più caregiver.

Insomma, si tratta di piccole ma importantissime modifiche ad un Istituto (quello della Legge 104) che negli anni non ha praticamente subito alcuna modifica sostanziale.