Vediamo perché andare in pensione e continuare a lavorare è per molti una scelta di vita che è irrinunciabile. Una scelta che, tra l’altro, garantisce una doppia entrata. E che permette ai pensionati di rimanere attivi e di svolgere un’attività che spesso rientra tra le proprie passioni e tra i propri interessi.

Sul perché andare in pensione e continuare a lavorare, in particolare, c’è da dire che questa scelta nella maggioranza dei casi interessa il settore privato. Ed in particolare i professionisti.

A partire dai geometri e passando per gli avvocati. Ma anche gli ingegneri, gli architetti e gli psicologi in accordo con quanto è stato riportato da IlGiornale.it citando un rapporto dell’Adepp. Che è l’Associazione degli enti previdenziali privati.

Perché andare in pensione e continuare a lavorare è per molti una scelta di vita irrinunciabile

Sul perché andare in pensione e continuare a lavorare è per molti una scelta di vita irrinunciabile, inoltre, c’è anche da mettere in evidenza un altro aspetto. Ovverosia, il ruolo importante che proprio i pensionati attivi, continuando a versare i contributi, hanno nel mantenere in equilibrio i conti ed i bilanci delle casse previdenziali private.

Inoltre, sul perché andare in pensione e continuare a lavorare, c’è pure da dire che il decreto Sviluppo del 2008 è stato fondamentale. Attraverso l’abolizione, nella maggioranza dei casi, del divieto di cumulo tra i redditi da lavoro e quelli da pensione.

Il supplemento della prestazione pensionistica continuando a versare i contributi INPS

Per esempio, andare in pensione e continuare a lavorare, continuando a versare i contributi INPS, porta poi a poter chiedere all’Istituto di previdenza il supplemento di pensione. Così come è riportato in questo articolo. E andando così ad incrementare nel tempo la propria pensione. Specie al momento, e magari solo dopo i 70 anni, del reale e definitivo ritiro dal lavoro.