Gli anziani di età superiore a 80 anni non pagano contributi a colf e badanti. L’assunzione di personale domestico con mansioni di assistente ad anziani di almeno 80 anni prevede l’esenzione dal pagamento dei contributi per due anni. Sarà lo Stato a versare per loro la relativa copertura ai fini pensionistici fino a un massimo prestabilito.

Lo prevede il decreto legge n. 19 del 2 marzo 2024 che specifica come l’esenzione dal pagamento dei contributi per col e badanti sia una misura a sostegno delle persone più in difficoltà e per un periodo di tempo limitato.

Una misura sperimentale che il Governo ha inteso adottare a sostegno della popolazione più anziana e invalida che aumenta sempre di più con l’invecchiamento progressivo.

Zero contributi per colf e badanti per assistere anziani over 80

Più nel dettaglio, il bonus contributi per colf e badanti è riservato agli over 80 riconosciuti invalidi e con indennità di accompagnamento. Costoro possono richiedere l’assistenza economica dello Stato e non pagano contributi all’Inps per 24 mesi nel limite massimo di 3.000 euro annui (750 euro a trimestre).

La finalità di questa nuova legge è duplice. Da un lato si cerca di migliorare il livello qualitativo e quantitativo delle prestazioni di lavoro, di cura e di assistenza in favore delle persone anziane non autosufficienti. Dall’altro si vuole favorire la regolarizzazione del lavoro domestico che presenta altissime percentuali di evasione contributiva e fiscale nel nostro Paese.

L’incentivo non è rivolto indistintamente a tutti i datori di lavoro, ma solo a coloro che presentano un Isee inferiore a 6.000 euro per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria. Il bonus contributivo non spetta, inoltre, se la colf o badante abbia già un rapporto di lavoro in corso o sia cessato prima che siano trascorsi sei mesi. Si applica, invece, per le trasformazioni del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato.

Il bonus consiste nell’esonero dal versamento del 100% dei contributi a carico del datore di lavoro domestico, per un massimo di 24 mesi e di 3.000 euro su base annua. La richiesta deve essere inoltrata all’Inps per via telematica e sarà concessa a breve in base alla disponibilità dei fondi stanziati per il Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027.

La misura dei contributi da versare nel 2024 per colf e badanti

Ma quanti contributi si devono pagare per assumere una colf o badante? Da quest’anno tutti gli importi sono aumentati rispetto al 2023. L’Inps riepiloga nella circolare n. 23 del 29 gennaio 2024 tutte le tabelle con le quote contributive da versare periodicamente e rivolte a famiglie e datori di lavoro privati.

I contributi pensione sono calcolati in modo differente rispetto alla generalità dei lavoratori dipendenti poiché sono misurati convenzionalmente, a seconda che il collaboratore familiare presti la propria attività lavorativa con orario inferiore o superiore alle 24 ore settimanali. Se la colf o badante non supera le 24 ore, il contributo orario è calcolato in base alle fasce di retribuzione. Diversamente la contribuzione prescinde dalla retribuzione e avviene in misura fissa.

Le aliquote contributive sono inferiori per colf e badanti rispetto ai lavoratori dipendenti. La percentuale IVS di finanziamento della gestione è infatti pari allo 17,4275% della retribuzione. Contro il 33% della generalità degli altri lavoratori dipendenti assicurati presso il FPLD.

Riassumendo…

  • Bonus contributi fino a 3.000 euro all’anno per gli over 80 invalidi che assumono badanti.
  • Fra i requisiti, bisogna godere di indennità di accompagnamento e avere un Isee inferiore a 6.000 euro.
  • L’esenzione dal pagamento dei contributi Inps è valida per 24 mesi.