Ancora pochi giorni per presentare domanda di pensione anticipata nella scuola. Docenti, dirigenti e personale Ata hanno tempo fino al 28 febbraio per presentare domanda di cessazione dal servizio. Poi scatterà la pensione dal 1 settembre 2023.

La procedura è nota. Il personale scolastico che intende avvalersi dell’uscita anticipata dalla scuola quest’anno deve presentare richiesta di cessazione dal servizio al Ministero dell’Istruzione attraverso la procedura web POLIS “istanze on line”. Passaggio obbligato per ottenere dall’Inps apposita certificazione a conferma del possesso dei requisiti per andare in pensione nel 2023.

Chi può andare in pensione nel 2023

Ricordiamo a tal proposito che la legge di bilancio 2023 ha previsto diverse regole e opzioni per accedere alla pensione anticipata quest’anno. Si tratta in sostanza di Quota 103 (pensione a 62 anni con almeno 41 di contributi) e della nuova versione di Opzione Donna.

I lavoratori che intendono fruire della pensione anticipata con queste due deroghe, devono essere certi di maturare i requisiti entro l’anno in corso. Allo scopo l’Inps – come detto – fornirà le opportune certificazioni. Il richiedente può, in ogni caso, tutelarsi chiedendo di restare in servizio qualora non fossero soddisfatti i requisiti richiesti.

In particolare per quanto riguarda Opzione Donna, i cui requisiti contributivi (almeno 35 anni) devono essere pieni. Da quest’anno, inoltre, è necessario raggiungere i 60 anni di età (con sconto di 1 anno per ogni figlio fino a 24 mesi al massimo) e rientrare in una delle condizioni svantaggiate previste dalla legge. Cioè essere caregiver, invalide civili al 74% o disoccupate a seguito di crisi aziendale (non è il caso della scuola).

Quota 103 e Opzione Donna

A parte Opzione Donna e Quota 103, il personale scolastico può ancora andare in pensione anche con Quota 102 e Quota 100 già scadute. Importante è che il diritto sia stato raggiunto prima del termine delle deroghe previste a suo tempo (cristallizzazione).

La prima opzione prevede il pensionamento a 64 anni di età con almeno 38 anni di contributi versati.

La seconda con 62 anni di età e 38 di contributi (ma sono pochi quelli che ancora non l’hanno esercitata).

Il personale scolastico in possesso dei requisiti per Quota 103 e Opzione Donna deve, quindi, presentare domanda di cessazione dal servizio entri il 28 febbraio 2028. Le richieste che perverranno oltre tale data saranno scartate.

Chi tuttavia è in possesso dei requisiti per lasciare il lavoro con Opzione Donna, ma compie quest’anno i 63 anni può considerare anche l’uscita con Ape Sociale. La domanda va presentata all’Inps entro il 31 marzo (prima scadenza utile). Dal 2022 la legge di bilancio ha riconosciuto anche ai docenti della scuola primaria, oltre a quelli dell’infanzia, il pensionamento anticipato in quanto l’attività è stata riconosciuta gravosa.