Gestione Separata INPS: sono stati aggiornati i minimali e i massimali INPS ed è aumenta l’aliquota contributiva a causa della nuova misura (ISCRO) per il sostegno del reddito degli autonomi.

Poiché la variazione dell’indice dei prezzi al consumo per famiglie, operai e impiegati (FOI) è risultato dello – 0,3%, per il periodo 2019-2020, il minimale imponibile contributivo è rimasto pari a 15.953 euro. Mentre il massimale contributivo è rimasto anch’esso a 103.055 euro, come per l’anno 2020.

Gestione Separata INPS: aggiornamento aliquote 2021

Per i professionisti iscritti alla Gestione Separata INPS vi è da segnalare l’aggiornamento delle aliquote contributive al 1° gennaio 2021.

Tutti gli iscritti alla Gestione Separata INPS andranno a versare lo 0,26% in più rispetto agli anni scorsi, il quale servirà per finanziare la nuova ISCRO, ossia l’ammortizzatore sociale destinato a quelle Partite IVA che, a causa della pandemia, hanno subito una notevole riduzione del fatturato.

Pertanto, per il periodo che va dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021 la percentuale da corrispondere è del 25,98% contro il 25,72% dell’anno 2020.

L’incremento è attribuibile all’ISCRO, il nuovo ammortizzatore sociale che servirà per indennizzare i lavoratori autonomi che hanno subito una notevole perdita del giro d’affari.

Gestione separata INPS: incremento aliquota contributiva

È stato deciso un incremento dello 0,26% dell’aliquota contributiva della quale devono farsi carico gli autonomi iscritti alla Gestione separata e non assicurati ad altre Gestioni di previdenza.

Del 25,98% solamente il 25% è a titolo contributivo per l’assicurazione IVS; il restante 0,72% (al quale si aggiunge lo 0,26% destinato alla ISCRO) finanzia le indennità di maternità, la degenza ospedaliera, gli assegni per il nucleo familiare, la malattia e il congedo parentale.

L’aliquota contributiva per i collaboratori e per le figure assimilate resta pari al 34,23%, di cui il 33% viene versato a titolo contributivo per l’assicurazione IVS, lo 0,72% per le prestazioni di maternità e malattia e lo 0,51% per il finanziamento della DIS-COLL.

È previsto un contributo del 24% (di cui solo il 7,33% a suo carico, in quanto il restante 16,17% è a carico del committente) per coloro che sono iscritti ad altri fondi di previdenza obbligatori o sono titolari di pensione.

Aliquota Gestione Separata INPS: da cosa dipende?

L’aliquota Gestione Separata è la percentuale da applicare alla retribuzione annua percepita e serve a determinare la quota di contributi previdenziali che devono essere versati agli enti previdenziali.

L’aliquota Gestione Separata INPS dipende da numerosi elementi:

  • attività svolta dall’azienda;
  • tipologia di lavoro svolto dall’assicurato;
  • configurazione giuridica dell’azienda;
  • dimensioni della società;
  • fondo previdenziale di iscrizione del lavoratore;
  • qualifica del lavoratore.