Dal prossimo mese di ottobre 2022 tutte le pensioni saranno rivalutate in anticipo. Vi rientra anche l’assegno sociale che, come noto, diventa pensione al raggiungimento dei requisiti ordinari previsti dalla legge (67 anni di età).

Grazie al decreto Aiuti bis l’incremento dell’importo dell’assegno e pensione sociale salirà del 2,20% anticipando parzialmente l’effetto dell’inflazione 2022. In gergo si chiama perequazione automatica e scatta ogni anno a gennaio.

Di quanto aumenta la pensione sociale

Ricordiamo che l’importo della pensione sociale, o meglio dell’assegno sociale, è pari a 468,11 euro per il 2022.

Cifra che salirà a 469,04 euro con il recupero dello 0,2% dell’inflazione previsto da gennaio 2023.

Da ottobre, però, gli assistiti potranno beneficiare del conguaglio dello 0,2% a partire da gennaio 2022. Oltre all’anticipo del 2% stabilito dal governo quale acconto sulla rivalutazione degli assegni 2023 in base ai dati sull’inflazione del primo semestre di quest’anno.

Quindi, come sarà calcolato l’importo della pensione sociale da ottobre 2022? In base ai calcoli i beneficiari percepiranno 478,40 euro al mese, inclusa la tredicesima mensilità. Oltre a ciò, col il rateo di ottobre saranno corrisposti anche gli arretrati a partire da gennaio, vale a dire circa 93 euro una tantum.

Chi ha diritto all’assegno sociale

Ricordiamo che l’assegno sociale è erogato dall’Inps a domanda dell’interessato. Ma quali sono i requisiti per avere diritto alla prestazione? A parte l’età anagrafica che non deve essere inferiore ai 67 anni (poi diventa pensione sociale), gli altri requisiti da rispettare sono:

  • Lo stato di bisogno economico;
  • cittadinanza italiana e situazioni equiparate;
  • residenza effettiva in Italia.
  • reddito personale non superiore a 6.085,43 euro all’anno (12.170.86 euro se si tratta di persona coniugata).

Dal 1 gennaio 2022 l’importo dell’assegno sociale è pagato nella misura di 468,11 euro al mese per tredici mensilità. Può essere revocato in qualsiasi momento alla perdita dei requisiti di cui sopra.

L’assegno sociale è integrabile,. Ma non cumulabile, con la pensione. Quindi, se la pensione è bassa, l’assegno sociale funge da integrazione della stessa fino al limite di 6.085 euro all’anno. Ovviamente se la pensione fosse superiore a tale soglia, l’assegno sociale non  sarebbe riconosciuto.