A gennaio scattano gli aumenti delle pensioni. Incrementi che vanno da 25 a 60 euro in più al mese per effetto del balzo dell’inflazione nel 2021.

Come già anticipato, la rivalutazione è stata decisa dal Ministero dell’Economia e delle Finanze con apposito decreto lo scorso mese di novembre. L’incremento per la maggior parte dei 22,83 milioni di pensionati sarà del 1,7% in via provvisoria.

Pensioni, tutti gli aumenti a partire da gennaio

Ma quanto arriverà esattamente in più sui cedolini pensioni di gennaio? In base alla perequazione annuale, gli importi saranno incrementati del 1,7% lordo, ma solo fino a una certa soglia di reddito che vedremo più avanti.

Per la maggior parte delle pensioni, comunque, la rivalutazione è piena e quindi gli incrementi non saranno ridimensionati. Anche perché, a differenza che in passato, dal 2022 la perequazione è calmierata su tre fasce di reddito, quindi complessivamente meno penalizzante. Pertanto, la rivalutazione provvisoria delle pensioni 2022 è la seguente:

  • 1,70% fino a 2.6062,32 euro al mese;
  • 1,53% da 20.60,33 e 2.577,90 euro al mese;
  • 1,27% da 2.577,91 euro al mese in su.

Incrementi anche per le pensioni minime che dal 2022 passano da 515,58 euro a 523,34 euro al mese. Sale anche l’assegno sociale che passa da 460,28 euro a 468,10 euro al mese.

Gli incrementi degli assegni

Ma in sostanza quanto si prenderà in più da gennaio? Tutto, come detto, dipende dal reddito di pensione. Volendo fare alcuni esempi pratici per fasce di rendita mensile, gli incrementi saranno i seguenti:

  • 25,50 euro per importi da 1.500 euro;
  • 34,00 euro per importi da 2.000 euro;
  • 48,33 euro per importi da 3.000 euro;
  • 61,08 euro per importi da 4.000 euro.

Da precisare che a gennaio 2022 l’Inps riconoscerà un aumento del 1,6% avendo pianificato già lo scorso ottobre l’incremento, ancor prima di conoscere le disposizioni del Mef. Ma niente allarmismo, la differenza dello 0,1% sarà riconosciuta con il pagamento del rateo pensione di marzo 2022.