Altri aumenti sulle pensioni in arrivo da gennaio 2024. Come ogni anno, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) adegua l’importo degli assegni in base alle risultanze dell’inflazione dell’anno precedente. Da gennaio 2024 scatteranno, quindi, aumenti che sono stati calcolati in base ai dati preliminari dei prezzi al consumo (meno tabacchi) rilevati dall’Istat.

In base al decreto del Mef del 20 novembre 2023 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale, le pensioni saliranno dal 1 gennaio 2024 del 5,4% rispetto a quanto pagato fino a fine 2023.

Si tratta di un dato preliminare e quindi di un acconto che sarà corrisposto a tutti i pensionati. I conguagli saranno pagati a distanza di un anno circa dopo che l’Istat comunicherà in primavera i dati definitivi dell’inflazione per il periodo gennaio-dicembre 2023.

Aumento pensioni gennaio 2024, cosa c’è da sapere

Detto questo, non tutte le pensioni beneficeranno di un aumento pieno da gennaio 2024. Secondo quanto previsto dalla normativa vigente la perequazione automatica prevede per il biennio 2023-2024 particolari regole di rivalutazione degli importi decrescente in base al valore annuale della rendita. In altre parole, più cresce la pensione e minore sarà la rivalutazione in percentuale rispetto a quanto certificato dal Mef.

Secondo lo schema riportato sotto, solo le pensioni fino a 4 volte l’importo del trattamento minimo (2.555 euro al mese) saranno adeguate pienamente al carovita. Tutte le altre, di importo superiore, subiranno dei tagli più o meno significativi. Ciò dipende appunto dall’importo della pensione in pagamento.

Le nuove fasce di perequazione automatica

Con la Legge di bilancio 2024 saranno mantenute le sei fasce di perequazione automatica vigenti. Con piccole variazioni. L’indice di rivalutazione dell’ultima fascia, quella che attiene alle pensioni d’oro, subirà un taglio del 10%. Le fasce aggiornate sono le seguenti:

  • 100% fino a 4 volte il trattamento minimo;
  • 85% da 4 a 5 volte il trattamento minimo;
  • 53% da 5 a 6 volte il trattamento minimo;
  • 47% da 6 a 8 volte il trattamento minimo;
  • 37% da 8 a 10 volte il trattamento minimo;
  • 22% oltre le 10 volte il trattamento minimo.

Nel frattempo non si fermano le proteste dei pensionati più benestanti contro i tagli voluti dal governo Meloni.

I dirigenti fanno causa allo Stato e hanno avviato l’iter per chiedere al Giudice di sollevare la questione di legittimità innanzi alla Corte Costituzionale.

Pensioni minime gennaio 2024: bonus del 2,7%

Diverso il trattamento delle pensioni minime. Dal prossimo anno gli importi aumenteranno una tantum del 2,7% oltre la perequazione automatica piena. La base di calcolo è l’importo di 567,94 euro, così come definitivamente rivalutato a dicembre. Quindi 15,33 euro in più al mese che porterà l’assegno a quota 583,27 euro al mese per tutto il 2024.

Per effetto del decreto del Mef sulla rivalutazione degli assegni, saliranno anche gli importi di tutti i trattamenti non pensionistici, a partire dagli assegni sociali. Le prestazioni liquidate con Ape Sociale, invece, non aumenteranno essendo escluse dalla perequazione automatica.

Riassumendo…

  • Pubblicato il decreto che fissa in +5,4% l’aumento delle pensioni nel 2024.
  • La perequazione automatica sarà piena solo fino a 4 volte l’importo del trattamento minimo.
  • Sei nuove fasce per stabilire la misura della rivalutazione delle pensioni.