La riforma pensioni è stata congelata dal Governo. La Nadef, recentemente approvata dall’esecutivo, conferma che ci sono pochi soldi a disposizione quest’anno e che questi saranno riservati ad altre priorità nella legge di bilancio 2024 per sostegno alle famiglie e ai redditi bassi. Tutto è quindi rimandato a tempi migliori che oggi non è possibile conoscere.

Fare delle previsioni in tal senso è diventato sempre più difficile. Anche perché l’inflazione non accenna a tornare a livelli più gestibili e il peso del debito pubblico non consentono spazi di manovra ampi come in passato.

Si naviga a vista, come si suol dire. Ma l’attenzione del Governo Meloni per le pensioni dei giovani e dei meno abbienti resta prioritaria. Nel frattempo si andrà ancora in pensione con le regole Fornero che restano tuttora valide.

2024 anno di transizione per le pensioni

Come si andrà quindi in pensione il prossimo anno? Tutto sembra deporre per il mantenimento dello status quo con il prolungamento di Quota 103 per altri 12 mesi. La misura di pensionamento anticipato a 62 anni con almeno 41 di contributi  scade a fine dicembre, ma sarà probabilmente prorogata. Compito che spetterà al Parlamento nell’ambito della discussione della manovra finanziaria nel rispetto dei saldi.

Al capitolo pensioni è infatti dedicato solo 1 miliardo di euro per il 2024 che dovrebbe essere utilizzato anche per altri piccoli aggiustamenti. Quali la proroga di Opzione Donna e Ape Sociale. Deroghe pensionistiche che prevedono l’uscita anticipata per lavoratori e lavoratrici in difficoltà, come i caregiver, gli invalidi o coloro che sono stati licenziati.

A riguardo i soldi potrebbero essere utilizzati anche per estendere la platea dei lavoratori gravosi che rientrano fra i beneficiari di Ape Sociale. Esiste già un elenco ufficiale (lista Damiano) del 2021 dei lavori più faticosi e meritevoli di maggiore tutela previdenziale e non è del tutto sfruttato. Attingendo da lì potrebbero essere incluse nuove figure professionali.

Tutto dipenderà dai costi ovviamente, ma sarà il Parlamento a discuterne.

Le pensioni nel 2025

Ma poi cosa succederà nel 2025? L’unica cosa certa è che sarà rivista l’età pensionabile in base alla speranza di vita. Questa è stata congelata finora per via della pandemia che ha rallentato la longevità della popolazione, ma presto l’età media potrebbe tornare a salire. E, come noto, il requisito dell’età della pensione di vecchiaia è legato a questo fattore. Nel 2025 potrebbe salire di un paio di mesi.

Per uomini e donne l’età potrebbe quindi salire a 67 anni e 2 mesi il requisito per la vecchiaia. Mentre le pensioni anticipate potrebbero scattare a 43 anni per gli uomini e 42 per le donne. Non è detto che ciò avvenga, è troppo presto per dirlo, ma la legge prevede per il biennio 2025-2026 un adeguamento dell’età pensionabile in tal senso.

Non è quindi escluso che, nell’ambito di questo cambiamento, il governo troverà le risorse per riformare l’assetto previdenziale introducendo novità che anticipino l’uscita dal lavoro. Si parlava di Quota 41 per tutti fino a poco tempo fa. Ma anche di riformare Quota 84, cioè la pensione contributiva al raggiungimento dei 64 anni di età con almeno 20 di contributi a patto che si ottenga un assegno pari ad almeno 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale.

Riassumendo…

  • Per il 2024 non ci saranno modifiche alle pensioni in Italia.
  • Possibile la proroga di Quota 103 per altri 12 mesi l’anno prossimo.
  • Anche Opzione Donna e Ape Sociale dovrebbero andare avanti nel 2024.
  • Dal 2025 aumenterà l’età pensionabile in base alle aspettative di vita