Alcuni lavoratori che hanno maturato almeno 41 anni di contributi indipendentemente dall’età (Quota 41) possono andare in pensione anticipata quest’anno. Si tratta di una prerogativa riservata ai così detti lavoratori precoci e agli addetti del comparto Difesa e Sicurezza.

Nel primo caso è necessario aver lavorato almeno 12 mesi prima del compimento dei 19 anni di età e trovarsi in una situazione di disagio sociale. Per i militari, invece, Quota 41 rappresenta una delle opzioni di uscita anticipata indipendentemente da quando si ha iniziato a lavorare.

Come uscire dal lavoro con Quota 41

Ma vediamo il caso dei lavoratori precoci che è anche il più frequente. Ma anche l’unico percorribile per lasciare il lavoro dopo 41 anni di lavoro indipendentemente dall’età. In alternativa, oggi, è possibile accedere a Quota 103 che prevede però una età anagrafica minima di 62 anni e limitazioni nella liquidazione della pensione.

I lavoratori precoci sono coloro che hanno iniziato a lavorare da giovanissimi e hanno alle spalle almeno 12 mesi di contributi versati prima di aver compiuto i 19 anni. La legge riserva loro questa corsia preferenziale di uscita fino al 31 dicembre 2026. Quindi non serve aspettare alcuna riforma. Per ottenere questo tipo di pensione con Quota 41 è, però, necessario soddisfare anche una delle seguenti condizioni:

  • trovarsi in stato di disoccupazione
  • essere invalido civile con percentuale non inferiore al 74%
  • essere caregiver
  • svolgere o aver svolto lavori gravosi e/o usuranti.

Come fare domanda di pensione

La domanda va presentata all’Inps entro il 1 marzo 2023 e serve ad accertare la sussistenza dei requisiti di cui sopra. Può essere presentata anche successivamente, ma in questo caso si terrà conto delle disponibilità del fondo dedicato che è rinnovato annualmente.

Per la presentazione della domanda, non è necessaria l’interruzione del rapporto di lavoro in attesa della risposta dell’Istituto. Cosa, invece, necessaria per altre forme di pensionamento anticipato.

Soddisfatti i requisiti, è concessa la pensione con Quota 41 a coloro che hanno iniziato a lavorare presto, in età precoce, magari rinunciando a percorsi formativi o di studio per necessità economiche.

In sostanza i lavoratori precoci possono andare in pensione con un anticipo di 10 mesi le donne e di un anno e 10 mesi gli uomini rispetto ai requisiti generali previsti dalla Legge Fornero. Cioè al raggiungimento di 41 anni di contributi invece che 41 anni e 10 mesi le donne e 42 anni e 10 mesi gli uomini.

La finestra d’uscita per la pensione dei lavoratori precoci si apre 3 mesi dopo la maturazione del requisito contributivo. E’ liquidata con il sistema contributivo e retributivo (misto).