Pensione invalidità, accompagnamento e contributivi figurativi malattia, il quesito di un nostro lettore, anche se molto lungo, spiega la situazione difficile che sta attraversando e la difficoltà a reperire informazioni:

Buongiorno, scrivo per mio padre il quale nei mesi scorsi è stato colpito da infarto devastante con occlusione trombotica acuta a causa di ciò e stato sottoposto a due interventi con posizionamento di tre stents a seguito presentava domanda di pensione ordinaria la quale le veniva non accolta con la descrizione che sto per riportare:
Non sono risultati infermità tali da determinare una assoluta e permanente impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa E’ stata invece riconosciuta la riduzione a meno di un terzo della capacità di lavoro in occupazioni confacenti alle attitudini personali, in relazione alla richiesta di assegno di invalidità la domanda non viene accolta in quanto negli ultimi 5 anni non risultano versati almeno 156 contributi settimanali risultano infatti nel periodo dal 13/7/2012 al 31/07/2017 n. 42 contributi settimanali nella gestione dei lavoratori dipendenti“.

Nel periodo sopra descritto mio padre era impossibilitato a lavorare anche se nel luogo dove si trovava ha sempre presentato richiesta di essere inserito a lavoro con scarsi e sporadici risultati documentati. A tutt’oggi e in forza nella azienda dove ha preso lavoro da prima del problema di salute sorto, anche se per le sue condizioni di salute è ancora ad oggi in malattia dopo l’infarto, ha riportato un deficit residuo di visione centrale come documentato dalle varie visite oculistiche eseguite e purtroppo anche un serio quadro pisicopatologico la depressione è grave maggiore con sintomi acuti che rispondono ben poco alla terapia farmacologica per l’impossibilità di usare stabilizzatori per come la psichiatra segnala e riporta nella certificazione.

A seguito di ciò abbiamo presentato domanda di invalidità civile e siamo in attesa di conoscere la decisione della commissione medica che per la definizione ci ha richiesto altre visite e documentazioni che porteremo a breve.

Riguardo alla prima richiesta come funziona? Mio padre sta continuando a lavorare anche se in regime di malattia per la domanda di pensione sarà sufficiente integrare i periodi mancanti per il raggiungimento del requisito?

Non so come comportarmi e l’informazione e difforme e scarsa, vorrei sapere cosa aspetta per diritto a mio padre? Quale sono le richieste che può fare mi scuso per la lunga mail e anticipatamente la ringrazio. Antonio S.

Pensione invalidità e accompagnamento

La normativa vigente che è possibile ottenere l’assegno ordinario di invalidità con i seguenti requisiti:

  • il lavoratore deve essere riconosciuto con una capacità lavorativa ridotta di un terzo, avere almeno un’anzianità contributiva di 5 anni anche non continuativi, ma almeno gli ultimi tre anni al momento della domanda.

Quando il lavoratore non è autosufficiente ha il diritto all’accompagnamento. La prestazione viene riconosciuta dall’Inps, quando ci si trova in determinate situazioni. In alcuni casi è possibile ottenere la  pensione di invalidità civile, se questa è pari al 74% e se non si superano determinati limiti di reddito.

Conclusioni

Le consiglio di farsi seguire da un Patronato, le indicazioni che le ho evidenziato sono le norme applicate per poter accedere alle varie forme previdenziali e assistenziali. Bisogna comunque fare una valutazione specifica di tutta la documentazione. Le ricordo che a ogni esito di domanda presentata, è possibile fare ricorso o aggravamento.

Fonte: INPS

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]