Sconto sui requisiti pensione in base ai figli. E’ questa la ricetta della premier Giorgia Meloni per tutelare maggiormente le lavoratrici. E non è solo perché oggi al vertice del governo c’è una donna, ma soprattutto per rilanciare la natalità in Italia.

Come no, il nostro Paese è afflitto da un indice di denatalità fra i più alti in Europa. Facciamo sempre meno figli e questo costituisce una minaccia seria e grave alla sostenibilità del sistema pensionistico. Del resto, senza giovani lavoratori, chi sosterrà le pensioni future?

Pensione donne: 4 mesi di sconto per ogni figlio

Così, all’indomani dell’incontro fra governo e sindacati per discutere della riforma pensioni 2024 è emersa, fra le altre cose, l’intenzione di estendere i 4 mesi di anticipo per ogni figlio (già previsti dalla riforma Dini solo per chi è nel contributivo pieno) a tutte le forme pensionistiche per le donne.

Un messaggio chiaro che la dice tutta su come saranno strutturate le pensioni nei prossimi anni. E soprattutto sul fatto che Opzione Donna non dovrebbe subire più modifiche, nonostante le lavoratrici abbiano protestato contro le recenti restrizioni introdotte. La deroga potrebbe infatti essere arrivata al capolinea e dal prossimo anno sparire, insieme a Quota 103, confluire in Ape Sociale. Secondo il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri

Il governo ha messo sul tavolo una prima intenzione di modificare la norma su Opzione donna. Ma non ha spiegato se sarà una ulteriore modifica o il ripristino della forma precedente all’ultima legge di Bilancio”.

A conti fatti, comunque, 4 mesi di anticipo equivarrebbero a 700 milioni di spesa in più per le pensioni. Non tanto se si pensa ai risparmi di spesa che arriveranno quest’anno dalle restrizioni di Opzione Donna. Sono, comunque, in corso valutazioni tra tecnici del Lavoro e Mef.

Attenzione alle trappole

Tutto bene quindi? Niente affatto. Secondo gli esperti di previdenza questa operazione porterà a un ulteriore restringimento di Opzione Donna, ammesso che proseguirà anche l’anno prossimo.

Già oggi è possibile anticipare l’uscita per ogni figlio. La legge prevede uno sconto di un anno per ogni figlio con il limite massimo di 2 anni. Quindi si può andare in pensione al più presto a 58 anni con due o più figli.

La nuova formula allo studio del governo – come detto – prevede uno sconto di 4 mesi per ogni figlio, il che si traduce in una penalizzazione ulteriore. Oggi, infatti, con 2 figli si può andare in pensione con Opzione Donna due anni prima, ma con la riforma quanti figli servirebbero per ottenere lo stesso risultato. La risposta è 6. Sì, esattamente 6 figli. Ammesso che sia possibile.

Già, perché, il ministro del Lavoro Elvira Calderone non lo dice, ma lo scopo della riforma sarebbe quello di estendere a Opzione Donna la misura già in vigore per le pensioni di vecchiaia delle lavoratrici col sistema contributivo puro. E cioè uno sconto di 4 mesi per ogni figlio nel limite massimo di 12 mesi.