Con il pagamento della mensilità di dicembre si sono rivalutate in via definitiva le pensioni 2023. Ma già si guarda a quanto percepiranno i pensionati nel 2024 visto che l’inflazione di questi ultimi periodi influisce molto sugli assegni in pagamento e sul potere di acquisto degli italiani. Soprattutto per le categorie più deboli, costrette a fare i conti ogni giorno col carovita e con le bollette energetiche.

Col pagamento di dicembre si è, quindi, concluso con il riconoscimento dei conguagli previsti dalla perequazione automatica sulle pensioni.

Uno 0,8% in più per tutti che va a sommarsi al 7.3% già messo in pagamento da inizio anno. Le pensioni 2023 sono quindi state adeguate nella misura del 8,1% in via definitiva, come stabilito con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) dello scorso novembre. Resta ora da vedere quanto spetterà per il 2024.

Rivalutazione pensioni da gennaio 2024

Per saperlo bisogna fare riferimento ai dati dell’inflazione di quest’anno. L’Istat ha già comunicato in via preliminare la variazione dei prezzi al consumo e il Mef ha decretato un aumento del 5,4% a partire da gennaio 2024. L’incremento non sarà definitivo perché si è in attesa dei dati ufficiali dell’inflazione 2023 che saranno resi noti dall’Istat in primavera. Seguiranno i dovuti conguagli.

Non tutti i pensionati, comunque, percepiranno un aumento del 5,4%. Questa percentuale, come stabilito dalla legge di bilancio, è riservata solo a coloro che percepiscono una rendita fino a 4 volte il trattamento minimo, cioè 2.255 euro al mese. Per coloro che prendono una pensione superiore sono applicate delle riduzioni in base a sei fasce di perequazione automatica 2024 che la legge prevede nella seguente misura:

  • 100% fino a 4 volte il trattamento minimo;
  • 85% da 4 a 5 volte il trattamento minimo;
  • 53% da 5 a 6 volte il trattamento minimo;
  • 47% da 6 a 8 volte il trattamento minimo;
  • 37% da 8 a 10 volte il trattamento minimo;
  • 22% oltre le 10 volte il trattamento minimo.

Come si può ben vedere, solo chi ha una pensione lorda di circa 33 mila euro all’anno otterrà una perequazione automatica piena.

Cioè più del 54% dei pensionati italiani. Tutti gli altri subiranno dei tagli commisurati all’importo in pagamento per il 2024.

Quanto spetta in più dal prossimo anno

E veniamo ora al caso di un pensionato che percepisce una pensione di 1.500 euro al mese. Quanto prenderà in più da gennaio 2024? Il conto da fare è semplice e non richiede particolari doti matematiche. Basta prendere la cifra e aggiungere il 5,4% che, all’atto pratico, fa esattamente 81 euro in più al mese, 1.053 euro all’anno.

Il pagamento non sempre avviene con 1 di gennaio. Anzi è probabile che bisognerà attendere il mese di febbraio per questioni tecniche e di aggiornamento dei sistemi che solitamente l’Inps fa proprio con l’anno nuovo. Ma niente paura, a febbraio saranno comunque riconosciuto gli arretrati e nulla andrà perso.

L’importo della pensione, così come descritto, sarà aggiornato al lordo delle trattenute Irpef e delle addizionali locali. Nel caso del pensionato con una rendita pari a circa 20.550 euro all’anno si applicherà l’aliquota del 23% fino a 15 mila euro e del 25% da 15 mila a 28 mila euro per un’aliquota media del 23,55%.

Riassumendo…

  • Altri aumenti in arrivo sulle pensioni degli italiani dal prossimo anno
  • La percentuale di rivalutazione sarà del 5,4% per il 2024.
  • 81 euro in più al mese per chi prende una pensione di 1.500 euro.