Quota 100 scadrà il 31 dicembre 2021 e non sarà rinnovata. La pensione anticipata e, più in generale, la Riforma pensioni rappresentano uno dei temi chiave di quest’anno.

Per scongiurare lo scalone di 5 anni che potrebbe crearsi dal 1° gennaio 2022 – considerando che la pensione di vecchiaia matura a 67 anni con 20 anni di contributi – si guarda a diverse vie d’uscita per il prepensionamento.

Quali sono le migliori vie d’uscita per i prossimi 5 anni?

Pensione anticipata: le migliori opzioni in ballo per i prossimi 5 anni

Innanzitutto, la pensione anticipata all’età di 42 anni e 10 mesi di contributi versati (per gli uomini) e 41 anni e 10 mesi (per le donne) sarà valida fino al 2026.

Coloro che non hanno contributi versati al 31/12/1995, potranno andare in pensione a 64 anni di età con 20 anni di contribuzione.

Le soluzioni in ballo per i prossimi 5 anni (entro la fine del 2026) riguardano:

Lavoratori precoci, che hanno versato prima dei 19 anni di età almeno 12 mesi di contributi. Con questi requisiti il lavoratore può andare in pensione con 41 anni di età, indipendentemente dall’età anagrafica;

Lavoratori usurati, che svolgono mansioni faticose e pesanti, i quali possono andare in pensione con un’età di almeno 61 anni e 7 mesi ed almeno 35 anni di contribuzione;

Opzione Donna, pensione anticipata rivolta alle lavoratrici, prorogata per il 2021. Potrebbe essere rinnovata anche per gli anni a venire per le lavoratrici dipendenti con 58 anni di età e lavoratrici autonome con 59 anni di età ed almeno 35 anni di contributi versati (per entrambe le categorie);

Ape sociale che dà la possibilità di prepensionarsi in attesa di maturare il diritto alla pensione di vecchiaia. E’ accessibile ai lavoratori con 63 anni di età ed almeno 30 anni di contributi versati. Come per Opzione Donna, l’Ape sociale è stata prorogata al 31 dicembre 2021 e potrebbe essere rinnovata nei prossimi anni.

Contratti di espansione e Isopensione

Ricordiamo altre due vie d’uscita per il prepensionamento:

– Contratto di espansione, introdotto nel 2019 dal decreto Crescita, rivolto alle aziende con 500 dipendenti (anche 250 in certi casi).

Con questa formula gli uomini possono andare in pensione con 37 anni e 10 mesi di contributi, le donne con 36 anni e 10 mesi;

Isopensione, una forma di anticipo della pensione introdotta dalla Riforma Fornero, che è stata prorogata fino al 31 dicembre 2023. Permette ai lavoratori dipendenti di aziende con più di 15 dipendenti di andare in pensione a partire dall’età di 60 anni, con 7 anni di anticipo.