Sono sempre di più i pensionati italiani che prendono in considerazione l’idea di trasferirsi all’estero per rendere la propria pensione più dignitosa defiscalizzandola.

Se il futuro preoccupa gli italiani, ad essere maggiormente preoccupati sono, senza alcuna ombra di dubbio i pensionati. Nel 2016, infatti sono aumentati del 30% coloro che hanno spostato la propria residenza a Malta, del 17% per quelli che hanno scelto il Portogallo e l’Irlanda, ma mete ambite sono anche Albania a Qatar.

Dal 2015 190mila persone hanno abbandonato la propria residenza italiana per trasferirsi in un altro Paese per molteplici motivi anche se la motivazione che spopola tra i pensionati è quella di defiscalizzare la pensione incrementandone il potere di acquisto.

Sono il 26% dei pensionati italiani a prendere in considerazione l’idea di espatriare, infatti.

Trasferirsi all’estero, quali passaggi seguire per defiscalizzare la pensione?

Il vantaggio di trasferirsi all’estero per i pensionati italiani è quello di farsi pagare la pensione nel Paese dove ci si trasferisce con le regole e la tassazione locale. Ogni Paese, però, ha specifiche regole per permettere lo spostamento della residenza anche se quasi tutti hanno in comune l’apertura di un Conto Corrente Bancario in loco dove fare accreditare la pensione. Sul conto, però, all’apertura, va trasferita una somma di denaro che varia da Paese a Paese. Una volta stipulato un contratto di affitto che duri almeno 1 anno ed essersi registrati presso il Comune come residente bisognerà procedere alla registrazione della propria presenza (in alcuni Paesi extracomunitari sarà necessario acquisire anche il visto necessario).

Una volta svolte tutte le pratiche bisognerà poi presentare tutta la documentazione all’ufficio dell’Aire (bisognerà risiedere nel paese estero per più di 6 mesi per non perdere lo status di residente all’estero). Dopo aver consegnato tutta la documentazione al proprio ufficio provinciale Inps indicando il conto corrente su cui versarla mensilmente, di inizierà a ricevere la propria pensione all’estero, dove sarà tassata secondo le regole locali, di norma con aliquote più basse rispetto all’Italia.