Sta per prendere sempre piede, rispetto a quanto ipotizzato fino a pochi giorni fa, l’dea di mantenere inalterato il regime agevolato forfetario per le piccole partite iva, anche per il prossimo anno, ma con qualche ulteriore obbligo.

Anche chi opera nel forfettario dovrà emettere fattura elettronica?

Primo fra tutti, la fatturazione elettronica. Lotta all’evasione. Uno dei principali argomenti, tanto cari al nuovo governo giallo-rosso,è senz’altro quello della lotta all’evasione. Un patto col popolo,le recenti parole del capo del governo,Giuseppe Conte.

Bisogna, nell’ormai retorica politichese,pagare tutti per pagare poco.Nuovo evasometro,Card Unica,incentivi all’uso dell’bancomat, ma anche vecchie misure che andranno a estendersi ad una platea di contribuenti più vasta.È il caso dell’ormai tanto discussa fatturazione elettronica,e della sua applicazione,anche,alle piccole partite iva.Lo strumento introdotto e utilizzato da gennaio 2018,peri regimi fiscali ordinari,sembrerebbe, ad oggi,aver dato il suo contributo positivo in materia di lotta all’evasione,raggiungendo uno stadio di maturazione tale da volerlo estendere a tutti i possessori di partita IVA.

Solo pochi giorni fa, avevamo parlato di un possibile ridimensionamento o, addirittura, dell’abolizione del regime forfetario. Il fine era proprio quello di stroncare, preventivamente, possibili atteggiamenti evasivi ed elusivi da parte dei contribuenti. In più, con un regime cosi pensato, si potrebbe rischiare di incentivare il contribuente ad optare per una minore crescita del proprio fatturato, per poter usufruire di un risparmio fiscale di tutto rispetto (5 o 15 percento sul fatturato).

L’ipotesi sembrerebbe ormai tramontata, ma per avere qualche certezza bisognerà attendere l’emanazione della prossima legge di bilancio, e del DL fiscale ad essa collegato.