L’assegno unico sarà pagato mensilmente dall’INPS al genitore richiedente. Il pagamento è da marzo a febbraio dell’anno successivo (ogni anno bisogna fare richiesta). La modalità con cui si intende ricevere il pagamento deve essere indicata nella domanda.

A questo proposito ricordiamo che si può scegliere tra:

  • accredito su
    • conto corrente bancario
    • conto corrente postale
    • carta di credito o di debito dotata di codice IBAN
    • libretto di risparmio dotato di codice IBAN
  • oppure consegna di contante presso uno degli sportelli postali del territorio italiano.

In caso di accredito, l’IBAN deve essere intestato al richiedente o al massimo cointestato con altro soggetto (vedi andhe Pagamento assegno unico, a chi deve essere intestato l’IBAN?).

La ripartizione dell’assegno unico tra marito e moglie

L’assegno unico ricordiamo, spetta per figli a carico e ne hanno diritto tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla situazione lavorativa in cui si versa. Il genitore che presenta la domanda può indicare che l’assegno sia corrisposto a lui stesso nella misura del 100% dell’importo spettante oppure può chiedere che tale importo sia pagato per il 50% a lui ed il 50% al coniuge.

In altre parole, il pagamento dell’assegno è effettuato in misura intera al genitore richiedente. Tuttavia, è prevista la possibilità di fornire nel modello di domanda, oltre ai suoi dati di pagamento, anche quelli dell’altro genitore, al fine del pagamento dell’importo in misura ripartita dal 50%.

Questa possibilità di scelta è ammessa anche in un secondo momento accedendo alla domanda già presentata.

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