L’importo del canone rai, in genere, è di 90 euro l’anno, e il pagamento avviene mediante addebito sulle bollette elettriche in dieci rate mensili da 9 euro ciascuna, da gennaio a ottobre.

Ad ogni modo, il nostro ordinamento prevede particolari categorie di esenzione. In particolare, si tratta di:

  • coloro che non hanno un televisore in casa;
  • i cittadini di età superiore ai 75 anni con reddito annuo inferiore a 8 mila euro e nessun componente del nucleo con redditi propri;
  • i diplomatici e militari stranieri;
  • gli esercenti che si occupano della rivendita e riparazione.

Ma cosa succede se si oscurano i canali? In questo caso si ha il diritto all’esenzione? Una sentenza della cassazione del 2016 ha chiarito una volta e per tutte la questione dell’oscuramento dei canali.

Vediamo meglio di cosa si tratta.

Esenzione canone rai per i cittadini che non detengono la tv

Come detto in apertura, il nostro ordinamento prevede alcune categorie d’esenzione del canone rai. In particolare, tra gli altri, non sono tenuti al pagamento di questa tassa i soggetti che non detengono un televisore in casa propria.

I cittadini intestatari di utenza elettrica residenziale che non detengono la tv devono presentare il modello di dichiarazione sostitutiva entro il 31 gennaio di ogni anno, ed esonera dall’obbligo del pagamento per l’intero anno; oppure tra il 1° febbraio e il 30 giugno, ma, in questo caso, si è esonerarti soltanto dall’obbligo di pagamento per il secondo semestre dello stesso anno. In altre parole, si dovrà pagare soltanto metà canone (45 euro anziché 90 euro).

L’istanza per il riconoscimento dell’esenzione del canone rai deve essere presentata ogni anno, altrimenti il cittadino se lo ritroverà nuovamente nella bolletta elettrica dell’anno successivo.

Cosa succede se si detiene un televisore ma i canali vengono oscurati?

Con ordinanza n. 1922 del 02-02-2016, la corte di cassazione ha fatto luce sulla possibilità di poter presentare istanza di esenzione dal canone rai anche in caso di oscuramento dei canali rai.

La risposta degli ermellini è stata negativa.

La richiesta di oscuramento dei canali Rai da parte del contribuente – si legge nell’ordinanza – “non rientra nel novero dei fatti estintivi dell’obbligo di pagamento del canone. Lo stesso, hanno spiegato gli ermellini, costituisce una prestazione tributaria fondata sulla legge e non commisurata alla possibilità effettiva di usufruire del servizio”.