Operai edili in pensione dopo “soli” 30 anni di lavoro. Lo prevede un passaggio alla legge di bilancio 2022 con la quale è in via di approvazione, fra le altre cose, anche la proroga di Ape Sociale e Opzione Donna.

Buone notizie quindi per gli operai del settore edile. Dal prossimo anno potranno  andare in pensione con meno contributi versati rispetto a quanto previsto finora. Ma al raggiungimento dei 63 anni di età.

Lavoratori edili in pensione dopo 30 anni di lavoro

La categoria dei lavoratori edili rientra fra quelli usuranti e meritevoli di maggiore tutela per la pensione.

Nell’ambito dell’allargamento di Ape Sociale a più categorie di lavori gravosi, si è quindi discusso dell’opportunità di abbassare il requisito contributivo degli operai del settore edile.

Attualmente la normativa prevede che i lavoratori gravosi ricompresi nelle attuali 15 categorie possano accedere ad Ape Sociale a 63 anni di età con almeno 36 anni di anzianità contributiva. Un passaggio statico perché mette sullo stesso piano tutti i lavori gravosi.

Purtroppo, però, gli operai sui cantieri sono soggetti a maggior usura rispetto alle educatrici d’infanzia o agli autisti. Non solo, il lavoro in edilizia è spesso discontinuo perché dipendente dalla durata degli appalti e dei cantieri.

Come aveva sottolineato Cesare Damiano, presidente della commissione governativa lavoratori gravosi, è necessario che non tutte le categorie di lavoratori soggetti a usura siano messi sullo stesso piano.

Edili in uscita a 63 anni

Così, fermo restando il requisito anagrafico, per i lavoratori edili, dal 2022 l’accesso alla pensione scatterà con “soli” 30 anni di contributi, anziché 36. Ma non è detto che gli edili saranno la sola categoria a beneficiare dell’accorciamento del requisito contributivo.

Anche i minatori e i conduttori di macchinari pesanti per cave e cantieri potrebbero avere il medesimo trattamento. E’ infatti ancora al vaglio del Parlamento l’uscita anticipata dal lavoro in base alle mansioni ricoperte.

Anche in base alla durata del lavoro usurante svolto. Così, se ad esempio, un autista ha sempre fatto quel mestiere avrà più diritto ad andare prima in pensione rispetto a un autista che ha lavorato nel settore solo negli ultimi anni.