Alle future mamme, lavoratrici del settore pubblico o private, hanno la possibilità di poter fruire di una agevolazione  di maternità anticipata, così come descritto dalla circolare numero 69 del 28 aprile scorso dell’INPS con la quale l’istituto spiega in quali casi alla futura mamma spettano più dei 5 mesi ordinari in caso di parto prematuro.

La maternità anticipata spetto alle seguenti categorie di lavoratrici:

  •  Donne lavoratrici del settore privato;
  • Donne lavoratrici pubbliche;
  •  Donne lavoratrici con lavoro occasionale;
  • Lavoratrici con contratto a progetto;
  • Associate in partecipazione;
  • Libere professioniste e lavoratrici autonome iscritte alla gestione separataLe donne non possono essere adibite al lavoro, secondo le nuove regole della maternità:
  1.  durante i 2 mesi prima della data presunta del parto, fatta eccezione per i casi previsti dall’articolo 20 del T.
    U.
  2.  tra la data presunta e quella effettiva del parto, nei casi in cui la nascita avvenga oltre la suddetta data;
  3.  durante i 3 mesi dopo il parto, salvo quanto previsto dall’articolo 20;
  4. durante i giorni non goduti, prima del parto, se la nascita avviene in anticipo rispetto a alla data presenta. In questo caso, tali giorni, vanno aggiunti al periodo di congedo di maternità dopo il parto, e spetta anche se vengono superati i 5 mesi ordinari di congedo.

Secondo la circolare la maternità anticipata in caso di parto prematuro fa riferimento a quei parti in cui la nascita del bambino si verifica prima dei 2 mesi che precedono la data presunta del parto, cioè prima che inizino i 5 mesi di congedo di maternità obbligatoria. In tale ipotesi il congedo di maternità va calcolato aggiungendo ai 5 mesi pre e post partum  tutti i giorni compresi tra la data presunta del parto e la data in cui è avvenuto il parto prematuro. I giorni si aggiungeranno, in questo modo tali giori si sommeranno ai 5 mesi di congedo ordinario di maternità.

La domanda di maternità anticipata in caso di parto prematuro va presentata per via telematica ma fino a quando l’INPS non avrà aggiornato i sistemi tali domande andranno presentate in modalità cartacee compilando il  Modulo SR01.

Alla domanda dovrà essere allegato il certificato medico di gravidanza.