Buongiorno Dottoressa, 
le scrivo di nuovo (dopo la precedente risposta) perchè abbiamo un altro intoppo. La responsabile ufficio liquidazione Inps sostiene che la Legge dice che mio marito (invalido al 75% dal 2005) ha diritto alla maggiorazione contributiva per un massimo di 2 mesi per solo cinque anni di invalidità, quindi 10 mesi in tutto da aggiungersi alla propria posizione e non due mesi per ogni anno lavorato, fino ad un massimo di 5 anni di maggiorazione contributiva. C’è una bella differenza e soprattutto c’è tanta confusione.
Siamo capitati ancora con una persona non competente? 
Può chiarirci? La ringrazio per la sua disponibilità. 

Maggiorazione contributiva invalidi

Purtroppo la confusione in merito è tanta ma devo sottolineare che è tanta anche la disinformazione del personale che è addetto a tali incombenze. Eppure la legge al riguardo parla piuttosto chiaro.

Nella circolare INPDAP del 27 dicembre 2001 si precisa, spiegando l’articolo 80, comma 3 della legge 388 del 23 dicembre 2000, che reca le disposizioni di applicazione della maggiorazione contributiva, che “Lo stesso articolo stabilisce un tetto massimo di contribuzione figurativa, fissandolo in cinque anni complessivi, permettendo quindi di perfezionare il requisito contributivo previsto per il pensionamento di anzianità con 30 anni di lavoro effettivamente svolto, qualora l’interessato sia in possesso anche del requisito anagrafico.”.

Come è chiaro, quindi, il tetto massimo si riferisce ai contributi figurativi attribuibili con la maggiorazione contributiva e non agli anni di servizio cui applicare la maggiorazione stessa. La normativa, infatti, essendo prodotta nel 2000, quando era possibile accedere alla pensione di anzianità (attuale pensione anticipata) con 35 anni di servizio, precisa che per gli invalidi, tramite maggiorazione contributiva, la pensione di anzianità poteva essere ottenuta con soli 30 anni di servizio più 5 anni di maggiorazione contributiva.

Quello che le consiglio è di recarsi, la prossima volta, all’INPS con normative alla mano per non essere vittima di nuovo della disinformazione degli impiegati dell’istituto, disinformazione, tra l’altro, che potrebbe essere ovviata consultando semplicemente le leggi di riferimento.

Se hai domande o dubbi, contattami: [email protected]
“Visto il sempre crescente numero di persone che ci scrivono vi chiediamo di avere pazienza per la risposta, risponderemo a tutti.
Non si forniscono risposte in privato.”