Salve,

mio marito ha un certificato di invalidità al 75% dal 2005. Vorrebbe usufruire delle maggiorazioni contrtibutive previste dalla legge 388 art.80 comma 3. Siamo stati da vari consulenti ma c’è incertezza. Alcuni si dicono sicuri che mio marito abbia il diritto già a partire dal primo settembre di quest’anno, altri non sono sicuri che sia proprio così. Dato che per avere questo riconoscimento va fatta una domanda a parte e pare debba prima licenziarsi, noi vorremmo avere l’assoluta certezza. Quindi siamo andati direttamente a parlare con un addetto Inps che ci ha stravolto tutto.

Questa signora sostiene che avere questa invalidità comporta esclusivamente il diritto di avere la possibilità di colmare qualche periodo buco in cui non si è lavorato ma la data di pensionamento rimane sempre legata alle 2227 settimane che devono essere trascorse dal primo giorno lavorato che figura nell’estratto contributivo (nel suo caso 18/04/1978). Ha chiamato questo ragionamento “periodo di massima capienza”. Abbiamo cercato anche noi di documentarci in internet, ma del discorso dell’addetta inps non abbiamo trovato traccia.

La ringrazio in anticipo per la sua disponibilità. Buona giornata.

 

Maggiorazione contributiva invalidi

Nella Circolare INPS – Direzione Centrale delle Prestazioni – 30 gennaio 2002, n. 29 si legge “L’articolo 80, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, dispone che “A decorrere dall’anno 2002, ai lavoratori sordomuti di cui all’articolo 1 della legge 26 maggio 1970. n. 381, nonché agli invalidi per qualsiasi causa, ai quali è stata riconosciuta un’invalidità superiore al 74 per cento o ascritta alle prime quattro categorie della tabella A allegata al testo unico delle norme in materia di pensioni di guerra, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 23 dicembre 1978, n. 915, come sostituita dalla tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1981, n. 834, e successive modificazioni, è riconosciuto, a loro richiesta, per ogni anno di servizio presso pubbliche amministrazioni o aziende private ovvero cooperative effettivamente svolto, il beneficio di due mesi di contribuzione figurativa utile ai soli fini del diritto alla pensione e dell’anzianità contributiva; il beneficio è riconosciuto fino al limite massimo di cinque anni di contribuzione figurativa”.

Maggiorazione contributiva, come si calcola

Dal 20o5 al 2018 a suo marito, invalido al 75%, spettano, quindi 2 mesi di contributi figurativi per ogni anno lavorato, ovvero 2 anni e 2 mesi di contributi figurativi.

Se suo marito lavora ininterrottamente dal 18 aprile 1978, ovvero da quasi 41 anni, con la contribuzione figurativa spettante arriva a 43 anni e 2 mesi di contributi già ora e non a settembre.

La persona con cui avete parlato all’Inps, purtroppo, a mio avviso, è purtroppo ignorante sull’argomento poiché il periodo di massima capienza contributiva non permette di avere più di 52 settimane l’anno di contributi ma in questo caso di tratta di una MAGGIORAZIONE CONTRIBUTIVA concessa dalla legge che permette di superare le 52 settimane per il diritto della pensione (non per la misura, la maggiorazione, infatti non sarà conteggiata nel calcolo dell’assegno pensionistico).

Il mio consiglio è quello di rivolgervi a qualche addetto INPS che ne sappia qualcosa in più di maggiorazione contributiva per gli invalidi e, in caso, presentarvi con tanto di legge stampata alla mano per provare quanto dite visto che i dipendenti dell’istituto, il più delle volte non sanno quello che dicono.

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