Il lavoro in Svizzera è il sogno che molti italiani vorrebbero realizzare. La Svizzera offre stipendi alti e ottime prospettive di crescita lavorativa. Ci sono molte professioni richieste anche se non si conosce il Tedesco. Molti sono i giovani italiani che imigrano in Svizzera alla ricerca di un’occupazione. Le condizioni di lavoro tutelano il lavoratore e gli permettono di percorrere una carriera di successo e di crescita personale. La Svizzera rappresenta la soluzione per cercare lavoro senza allontanarsi troppo dall’Italia.

Vediamo insieme quali sono le professioni più richieste.

Lavoro in Svizzera: le professioni più richieste

Lavorare in Svizzera è sempre stata la meta preferita dagli Italiani in cerca di un impiego ben retribuito e con possibilità di crescita professionale e personale. Purtroppo la situazione italiana, non migliora dal punto occupazionale e in molti si vedono costretti ad emigrare. Da un indagine è emerso che  sono 15 le figure professionali più richieste in Svizzera, ecco la classifica:

1. sviluppatori di software;

2. elettromontatori;

3. collaboratori del servizio esterno;

4. personale assistenziale specializzato;

5. falegnami;

6. responsabili di progetto;

7. responsabili di progetti edili;

8. tecnici di servizio;

9. tirocinanti;

10. consulenti alle vendite;

11. meccanici;

12. montatori di riscaldamenti;

13. collaboratori specializzati di servizio;

14. polimeccanici;

15. ingegneri.

La professione più ricercata è quella degli sviluppatori di software, sono figure altamente qualificate e specializzate. Queste figure sono in crescita in tutta Europa, compresa l’Italia e la Svizzera. In Svizzera, come anche in altri paesi, sono le maestranze artigianali specializzate, dovute dal fatto che i giovani svizzeri preferiscono continuare gli studi universitari, anziché frequentare scuole professionali.

Lavoro in Svizzera: lavori ben pagati

Lo stipendio in Svizzera è l’aspetto che più attira le persone a trasferirsi.

La Svizzera è un paradiso per chi cerca un’occupazione, infatti la si posiziona tra i Paesi con i salari più alti del mondo, il livello di disoccupazione nel 2013 era al 4,7% (tra i più bassi d’Europa), le tasse sui redditi sono notevolmente più basse di quelle italiane e infine, nella classifica dei paesi meno corrotti la Svizzera si posiziona nona.

Facciamo alcuni esempi di stipendio in base alle professioni:

  • un insegnante in Svizzera guadagna tra i 5.272 franchi svizzeri (circa 4.275 euro) e i 6.328 franchi (circa 5.131 euro): la cifra varia a seconda di dove si vive;
  • i medici di base ricevono uno stipendio mensile medio che va dai 4.632 ai 5.560 euro. Il compenso sale esponenzialmente se il medico in questione è altamente specializzato;
  • un dipendente ospedaliero senza alcuna qualifica invece guadagna un tra i 3.649 e i 4.380 euro. Un lavoro che invece in Italia è retribuito tra i 600 e gli 800 euro;
  • un muratori riceve mensilmente dai 3.575 ai 4.671 euro.

Come sono alti gli stipendi, così è alto anche il costo della vita, ad esempio l’affitto di un monolocale a Zurigo può costare in media 1200 euro, mentre l’abbonamento all’intera rete ferroviaria della Svizzera ha un costo medio di 3.500/4.000 franchi.

Lavorare in Svizzera: permessi necessari

Il si al al tetto per immigrati e frontalieri in Svizzera, ha creato molti dubbi se sia ancora possibile raggiungere questo paese per lavoro. Ad oggi il lavoro in Svizzera è ancora accessibile a tutti, le misure del referendum andranno in vigore solo dal 2017.

Per ogni soggiorno inferiore ai tre mesi non ci sarà bisogno di permesso, né di avere un lavoro: basta la carta d’identità o il passaporto in corso di validità.

Se dopo tre mesi non riuscite a trovare lavoro, avete la possibilità di richiedere un permesso breve di tre mesi (L/UE-EFTA), che poi è possibile rinnovare per un altro anno. Il permesso viene dato dietro il vincolo di impegnarsi a cercare un lavoro.

Con il lavoro si ha diritto al permesso per lavoratori che può durare o cinque anni (B/UE-EFTA) o un periodo inferiore a un anno.

Dopo cinque anni di dimora ininterrotta e regolare si ha diritto a un permesso di durata illimitata (C/UE-EFTA) che verrà controllato ogni cinque anni.

Per i permessi frontalieri, ossia per tutte quelle persone che lavorano in Svizzera ma risiedono in Italia, comportano dei vincoli ben precisi.

La persona straniera ha la possibilità di pernottare in Svizzera durante la settimana. In tal caso è tenuta a notificarsi all’Ufficio controllo degli abitanti del Comune in cui pernotta e a rientrare al suo luogo di residenza all’estero almeno una volta alla settimana.

Il datore di lavoro ha l’obbligo di notificare l’assunzione della persona straniera all’Ufficio delle imposte alla fonte, entro 8 giorni.

Dal momento in cui la domanda è stata presentata al Servizio regionale stranieri (SERS) completa della documentazione necessaria, è autorizzato l’inizio dell’attività.
Le persone residenti in Italia, Francia, Germania, Austria e i familiari residenti in Finlandia devono indicare dove vogliono mantenere la copertura delle cure medico-sanitarie. A tale scopo la persona straniera è tenuta a compilare l’apposito modulo che è parte integrante del modulo per ottenere il permesso per frontalieri “G”.
Durante l’esame della domanda, in attesa del permesso definitivo, è consigliato avere con sé la dichiarazione del SERS che può essere esibita in caso di controlli da parte dell’Autorità (di polizia, doganale, ecc.).

La validità del permesso è determinata dalla durata della conferma d’impiego/contratto di lavoro:

  • inferiore a 1 anno = validità del permesso limitata al contratto;
  • superiore a 1 anno o a tempo indeterminato = permesso della validità di 5 anni.

Il permesso “G” decade al momento della cessazione dell’attività. Tuttavia la validità del permesso (non scaduto) viene riconsiderata in caso di ripresa del lavoro entro 6 mesi.

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