L’Italia, probabilmente, non è un Paese per donne (lavoratrici). Non solo il caso Elisabetta Franchi, sono tante le storie e le statistiche che sembrano confermare quanto oggi per una professionista sia difficile emergere nel suo settore. La stilista, durante un intervento pubblico, aveva affermato di essere più predisposta ad assumere donne “anta” (ovvero di età superiore a 40 anni) per i ruoli di responsabilità. Il motivo, ha spiegato lei (anche se poi ha detto di essere stata fraintesa), è legato al tipo di disponibilità e impegno che queste possono assicurare a lavoro.

Al contrario, una donna più giovane, in età di matrimonio e figli, potrebbe richiedere periodi di congedo e permessi che per l’azienda potrebbero essere un problema.

E il suo, come certificano i dati e gli studi sull’occupazione femminile, sappiamo non essere un caso isolato. Basti pensare che nell’indice sull’uguaglianza di genere, elaborato dall’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere (EIGE), l’Italia ha ottenuto un punteggio di 63,5 su 100. Tale punteggio è inferiore alla media dell’UE di 4,4 punti.

Lavoro e disparità di genere: qual è la situazione in Italia?

Per quanto riguarda il lavoro femminile in Italia, i punteggi EIGE sono inferiori a quelli della media UE in tutti i settori. Le disuguaglianze di genere sono più marcate nei settori del potere (48,8 punti), del tempo (59,3 punti) e della conoscenza (61,9 punti). Il nostro Paese, inoltre, ha il punteggio più basso di tutti gli Stati membri dell’UE nel settore del lavoro (63,3). Per questo motivo, a livello statale, nell’ambito degli interventi di promozione dei diritti e delle libertà fondamentali, particolare attenzione è stata posta negli ultimi anni alle misure a sostegno del principio della parità di genere in tutte le sue forme e attività.

Nel settore privato, invece, c’è chi si sta muovendo autonomamente, puntando su politiche interne in grado di migliorare le condizioni delle donne lavoratrici, garantendo loro pieni diritti ma anche agevolazioni.

C’è, chi, per esempio, investe in asili nido aziendali e chi riconosce congedi e permessi particolari. Al netto di quella che è la situazione a livello nazionale, esistono quindi delle realtà che hanno deciso di puntare nell’employer branding, ovvero nella buona reputazione del luogo di lavoro, così da poter trattenere i migliori talenti e attirarne nuovi. Per il 21mo anno consecutivo, per esempio, Great Place to Work Italia, società di consulenza specializzata nell’analisi di clima aziendale, ha individuato (e premiato) le migliori aziende dove lavorare in Italia. Tra i criteri di valutazione, c’è anche la cd. “demografia del Genere”. Questo vuol dire che più è simile l’esperienza di lavoro tra uomo e donna più alto sarà il punteggio.

Le migliori aziende dove lavorare in Italia, l’analisi Great Place to Work

Per il 21mo anno consecutivo, Great Place to Work Italia ha premiato le aziende vincitrici della Classifica delle migliori aziende per le quali lavorare in Italia. Sono state premiate 60 aziende tra le 210 organizzazioni che hanno richiesto di prendere parte all’indagine sull’analisi di clima organizzativo, queste aziende rappresentano l’eccellenza dei luoghi di lavoro in Italia, gli ambienti migliori nei quali aspirare a lavorare.

Le società in classifica si contraddistinguono quindi dalle altre perché sono capaci di creare great place to work for all, vale a dire eccellenti ambienti di lavoro in grado di massimizzare il potenziale umano grazie alla presenza di una leadership efficace, aperta ed empatica, grazie alla condivisione di valori significativi, vissuti quotidianamente e che guidano le decisioni, grazie a una cultura volta al miglioramento continuo e aperto al contributo di tutti, uomini e donne.

Le classifiche stilate per il 2022 sono quattro, e tengono conto del numero di impiegati all’interno delle aziende prese in esame.

Distinguendole in grandi, medie e piccole imprese, Great Place to Work Italia ha condotto una ricerca durata un anno che ha analizzato 210 aziende, che hanno richiesto di prendervi parte, ascoltando le opinioni riguardo all’ambiente di lavoro delle proprie persone: 94.064 collaboratori appartenenti alle stesse organizzazioni hanno partecipato alla survey di clima aziendale.

Le migliori multinazionali dove lavorare in Italia

A partire dalla raccolta delle “best practices” di queste organizzazioni, è emerso che le migliori multinazionali dove lavorare in Italia sono:

  1. Micron Semiconductor Italia S.r.l., che si occupa di Information technology e Hardware;
  2. American Express Italia, che opera nell’ambito dei Servizi finanziari e assicurazioni;
  3. AbbVie Italia, nel settore Biotecnologie e prodotti farmaceutici e Prodotti farmaceutici;
  4. ConTe.it assicurazioni, società di Servizi finanziari e assicurazioni e Assicurazioni auto;
  5. Teleperformance Italia, Professional Services specializzata in Business Process Outsourcing, Telephone support e Sales centers;
  6. MSD Italia, nel settore Biotecnologie e prodotti farmaceutici e Prodotti farmaceutici;
  7. Bristol-Myers Squibb, anche questa operante nel settore Biotecnologie e prodotti farmaceutici e Prodotti farmaceutici;
  8. Hilton, comparto Ospitalità | Hotel/Resort;
  9. Esprinet Italia, società di Information technology;
  10. Kiabi, catena di negozi di vendita al dettaglio e Abbigliamento.

Tutte queste impiegano, nel complesso, più di 500 persone al loro interno. Tra le aziende che invece hanno una forza lavoro compresa tra 499 e 150 persone, le prime dieci sono:

  1. Cisco Systems Italy srl, settore Information technology | Software;
  2. Bending Spoons, Information technology | Software;
  3. Salesforce, Information technology | Software;
  4. Webranking, che si occupa di Media e Servizi internet online;
  5. Stryker Italia srl SU, nel settore Sanità | Vendite/distribuzione materiale medico;
  6. Gruppo Assimoco, specializzato in Servizi finanziari e assicurazioni | Assicurazioni;
  7. Ingram Micro S.r.l., anche questa operante nel settore Information technology | Software;
  8. Sorgenia, Manifatturiero e produzione | Energia;
  9. Vianova SpA, società di Telecomunicazioni;
  10. AXL S.p.a., specializzata in Servizi professionali | Ricerca e selezione.

Piccole e medie imprese in Italia: le migliori dove lavorare

Tra le piccole e medie imprese, le migliori emerse, che occupano tra i 149 e 50 dipendenti, la classifica Great Place to Work in Italia ha premiato:

  1. Biogen Italia S.
    r.l., società specializzata in Biotecnologie e prodotti farmaceutici;
  2. Sidea Group S.r.l., che opera nell’ambito Information technology e Consulenza IT;
  3. Insight Technology Solutions S.R.L., anche questa attiva nel settore Information technology e Consulenza IT;
  4. Skylabs S.r.l., sempre in ambito Information technology e Consulenza IT;
  5. W.L. Gore & Associati Srl, Manifatturiero e produzione | Tessuti e prodotti tessili;
  6. Reverse SpA, società di Servizi professionali | Ricerca e selezione;
  7. Wide Group, Servizi finanziari e assicurazioni;
  8. Portolano Cavallo, Servizi professionali in ambito Legale;
  9. Ipsen, specializzata in Biotecnologie e prodotti farmaceutici e Prodotti farmaceutici;
  10. Prestiter S.p.a., che offre Servizi finanziari e assicurazioni e ha diverse Banche e istituti di credito.

Tra le imprese più piccole, quelle con meno di 50 dipendenti (per un numero totale di personale impiegato compreso tra 10 e 49), in Italia si sono distinte invece:

  1. Fluentify, che si occupa di Educazione e formazione;
  2. Nebulab S.r.l., Information technology | Consulenza IT;
  3. Stories, Pubblicità e marketing;
  4. Fiabilis Consulting Group Italia S.r.l., Servizi professionali | Consulenza di gestione;
  5. auxiell S.p.a., Servizi professionali | Consulenza di gestione;
  6. Accuracy, Servizi professionali | Consulenza di gestione;
  7. Auditel S.r.l., Media;
  8. Lhub S.r.l., Pubblicità e marketing;
  9. Cleafy S.p.A., Information technology;
  10. GDS Communicaion S.r.l. a socio unico, Media.

Lavoro femminile, le migliori aziende dove lavorare in Italia

La valutazione delle aziende, quest’anno, ha inglobato al suo interno (tra i criteri di valutazione) giudizi e analisi relative all’empower femminile. La stessa società di consulenza, però, lo scorso anno aveva stilato la Classifica Best Workplace for Women 2021, che premiava le 20 aziende (tra le 128 organizzazioni che hanno preso parte all’indagine sull’analisi di clima organizzativo) che rappresentano l’eccellenza dei luoghi di lavoro in Italia secondo le opinioni delle donne che vi lavorano.

Tra queste si sono distinte:

  1. Sebach, settore Manifatturiero e produzione;
  2. Biogen Italia S.r.l., settore Biotecnologie e prodotti farmaceutici;
  3. American Express Italia, Servizi finanziari e assicurazioni;
  4. Stryker Italia srl, Sanità | Vendite/distribuzione materiale medico;
  5. Zeta Service, Servizi professionali | Assistenza telefonica/Centri di vendita;
  6. Hilton, Ospitalità | Hotel/Resort;
  7. Sorgenia, settore Manifatturiero e produzione | Energia;
  8. Amgen S.r.l. a socio unico, Sanità | Vendite/distribuzione materiale medico;
  9. SC Johnson Italy, settore Manifatturiero e produzione | Beni di consumo a movimentazione rapida;
  10. Selectra Italia, Retail / E-commerce;
  11. Portolano Cavallo, Servizi professionali | Legale;
  12. R-Everse SpA, Servizi professionali | Ricerca e selezione;
  13. Unox SpA, settore Manifatturiero e produzione | Macchinari e attrezzature;
  14. Cisco Systems Italy srl, Telecomunicazioni;
  15. Bending Spoons S.p.A., Information technology | Software;
  16. Ipsen, Biotecnologie e prodotti farmaceutici;
  17. Webranking, Media | Servizi internet online;
  18. Bristol-Myers Squibb, Biotecnologie e prodotti farmaceutici | Prodotti farmaceutici;
  19. Salesforce, Information technology | Software;
  20. Lundbeck Italia, Biotecnologie e prodotti farmaceutici.

La Classifica Best Workplaces for Women 2021 ha premiato le aziende che hanno ottenuto un punteggio più alto in base anche a presenza femminile in azienda e all’interno del management e Parity Index femminile (indice che prende in considerazione la possibilità di assentarsi dal lavoro, ma anche retribuzione equa, profit sharing, equità delle promozioni, assenza di favoritismi e imparzialità legata al genere).

La classifica è basata principalmente sulle opinioni delle 13.447 collaboratrici donne delle aziende analizzate. Il modello su cui si basa la valutazione, mette in evidenza come un ambiente di lavoro eccellente sia caratterizzato da tre relazioni fondamentali: una relazione di fiducia reciproca con il management aziendale; il rapporto di orgoglio per il proprio lavoro e per l’organizzazione di cui si fa parte; la qualità dei rapporti con i colleghi.