Buone notizie per chi lavora a tempo determinato. Entro il 31 marzo 2021 i contratti di lavoro a termine in scadenza possono essere rinnovati liberamente senza causale specifica.

Lo prevede un passaggio della legge di bilancio per il 2021 che ha introdotto una deroga sostanziale alla regolamentazione del rinnovo dei contratti di lavoro a tempo determinato. Si tratta di una deroga già prevista dal decreto n. 34 del 2020 (Dl Ristori) e ora riproposta a causa del perdurare dell’emergenza sanitaria.

Lavoro a tempo determinato prorogabile senza causale

Ma anche nell’imminenza dello sblocco dei licenziamenti che riprenderà proprio a partire dal 1 aprile 2021.

Per evitare contraccolpi occupazionali con ricadute sociali incontrollabili, il legislatore ha voluto concedere una possibilità in più ai datori di lavoro per il rinnovo dei contratti a tempo determinato.

La novità consiste nel fatto che i contratti di lavoro dipendente a termine nel settore privato siano rinnovati o prorogati, per un periodo massimo di 12 mesi e per una sola volta. La proroga dovrà però avvenire entro il 31 marzo 2021.

Normalmente i contratti di lavoro a tempo determinato hanno durata massima di 12 mesi. La legge prevede però che gli stessi possano essere prorogati fino a 24 mesi, ma occorre una causale specifica che ne giustifichi l’esigenza. Come, ad esempio, la sostituzione di personale in maternità, in aspettativa, in malattia o infortunio, ecc. Insomma per motivi non legati all’ordinaria attività dell’impresa. Diversamente bisognerà procedere alla stabilizzazione del lavoratore a tempo indeterminato o all’interruzione del rapporto di lavoro a scadenza.

La scadenza

Da quando, però, il Paese si trova in stato di emergenza e a seguito dell’emanazione del decreto Ristori, è possibile derogare a questa regola prorogando il rapporto di lavoro senza motivazione specifica. La causale, quindi, non è più elemento determinate per la proroga del contratto a tempo determinato. Una possibilità che è stata ripetuta diverse volte nell’arco del 2020 e che probabilmente non si esaurirà nemmeno il 31 marzo 2021 stante il periodo di emergenza nazionale.

In attesa di vedere cosa farà il legislatore nei prossimi mesi, al momento la scadenza del 31 marzo 2021 è intesa come ultimo giorno per prorogare i contratti a tempo determinato senza causale. Questo anche se il rapporto di lavoro scadrà oltre tale data. La cosa importante è che il datore di lavoro stipuli il rinnovo entro il 31 marzo 2021. In mancanza di tale atto, il rapporto di lavoro decadrà automaticamente a scadenza naturale.

Da ricordare che la proroga può essere proposta per una sola vola e per un massimo di 12 mesi. Il rapporto di lavoro non dovrà in ogni caso superare i 24 mesi complessivi di durata e vale anche per i contratti di somministrazione.

Da ultimo va detto che il contratto di lavoro a tempo determinato, già oggetto di precedenti proroghe nel 2020, può essere oggetto di ulteriore rinnovo purché il periodo massimo non superi i 24 mesi. La proroga non vale per i rapporti di lavoro instaurati con la pubblica amministrazione.