Entro il prossimo 1 maggio 2023 scadono i termini per la domanda di pensione per i lavoratori usuranti. Particolari categorie di persone addette allo svolgimento di mansioni faticose e che comportano un maggior grado di usura rispetto alle altre attività.

Detti lavori sono specificatamente elencati dalla legge (Decreto legislativo 67/2011) e sono meritevoli di maggiore tutela previdenziale. Il legislatore ha infatti stabilito per gli addetti la possibilità di andare in pensione a partire da 61 anni e 7 mesi di età.

Domanda di pensione e requisiti lavoratori usuranti

La domanda di pensione anticipata deve essere presentata al Inps entro il 1 maggio 2023 per via telematica.

Si tratta per l’esattezza di una istanza di verifica dei requisiti maturati o maturandi nel corso del 2024. L’istanza all’Inps dovrà essere corredata (modello “AP45”) da tutta la documentazione comprovante il tipo di attività svolta e la durata.

Non è quindi una vera e propria domanda di pensione, ma una richiesta di ricognizione dei requisiti per lavoratori usuranti speciali posseduti. Qualora l’Istituto di previdenza fornirà riscontro positivo, sarà cura del lavoratore presentare successivamente la domanda di pensione.

Le istanze pervenute dopo il 1 maggio 2023 saranno comunque accettate dall’Inps. Ma bisognerà considerare il differimento del pagamento della pensione pari ad uno, due o tre mesi rispettivamente a seconda se la domanda è presentata dal 2 maggio al 1° giugno 2023; dal 2 giugno al 31 luglio 2023; oppure dopo il 1° agosto 2023.

Per il comparto Scuola, la presentazione della domanda di pensione pe rlavoratori usuranti, oltre il termine del 1° maggio 2023 comporta, in caso di accertamento positivo dei requisiti, il differimento della decorrenza della pensione al 1° settembre e al 1° novembre dell’anno successivo, quindi al 2024.

Requisiti necessari

Ma veniamo ai requisiti che bisogna possedere per andare in pensione in anticipo per i lavoratori usuranti. Essi sono:

Riguardo a questo ultimo aspetto, è necessario aver svolto il lavoro usurante per 7 anni, nell’ultimo decennio, per 6 anni negli ultimi sette o per metà della vita lavorativa.

Fra i lavoratori usuranti vi rientrano anche quelli notturni che svolgono l’attività per un numero minimo di ore, così come stabilito dalla normativa.

I requisiti per ottenere la pensione anticipata come lavoratori usuranti cambiano, infatti, in base ai turni di lavoro notturno svolti nel corso dell’anno. Per maggiori dettagli è possibile consultare il recente messaggio Inps n. 1100 del 21 marzo 2023 nel quale sono spiegati in dettagli i requisiti anagrafici richiesti.

Elenco lavori usuranti

I lavori usuranti, così come stabilito dalla legge sono quelli svolti:

  • di notte, a turni;
  • alla linea di catena;
  • dai conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti, adibiti a servizio pubblico di trasporto collettivo;
  • in galleria, cava o miniera, mansioni svolte in sotterraneo;
  • nelle cave, mansioni svolte dagli addetti alle cave di materiale di pietra e ornamentale;
  • nelle gallerie, mansioni svolte dagli addetti al fronte di avanzamento;
  • in cassoni ad aria compressa;
  • svolti dai palombari;
  • ad alte temperature, mansioni che espongono ad alte temperature, quando non sia possibile adottare misure di prevenzione, quali, a titolo esemplificativo, quelle degli addetti alle fonderie di seconda fusione, non comandata a distanza, dei refrattaristi, degli addetti a operazioni di colata manuale;
  • per la lavorazione del vetro cavo, mansioni dei soffiatori nell’industria del vetro cavo eseguito a mano e a soffio;
  • espletati in spazi ristretti e in particolare delle attività di costruzione, riparazione e manutenzione navale, le mansioni svolte all’interno di spazi ristetti, quali intercapedini, pozzetti, doppi fondi, di bordo o di grandi blocchi strutture;
  • di asportazione dell’amianto.