Anche se le pubbliche amministrazioni si impegnano sempre di più per un corretto smaltimento della spazzatura, la pratica di abbandonare i sacchetti vicino ai cassonetti e non dentro, compromettono il lavoro degli operatori ecologici.

I Comuni italiani, quindi, per evitare questa pratica che è sempre più frequente, ha stabilito delle sanzioni, che variano in base al paese, per chi abbandona i rifiuti vicino ai cassonetti.

Abbandono spazzatura: quali sanzioni?

Il codice dell’ambiente, all’articolo 192, prevede che è vietato l’abbandono dei rifiuti sul suolo e che “chiunque abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da trecento euro a tremila euro.

Se l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la sanzione amministrativa è aumentata fino al doppio”.

Se ad abbandonare i rifiuti, poi, sono titolari di imprese o responsabili di enti si cade nel penale andando a rischiare, oltre all’ammenda anche l’arresto.

Le punizioni sono previste per l’abbandono “incontrollato” dei rifiuti, che oltre a quello in strade, campagne e luoghi pubblici, comprende anche l’abbandono dei rifiuti nei pressi del cassonetto. Dal 2010, tra l’altro, è stata eliminata anche la distinzione di abbandono lieve o grave dei rifiuti (l’ammenda era proporzionata alla quantità di rifiuti abbandonata) e la sanzione per chi lascia rifiuti è sempre la stessa: la multa va da 300 a 3mila euro. In caso di rifiuti pericolosi prevede, inoltre, una multa raddoppiata.

Per il trasgressore, quindi, abbandonare un sacchetto di rifiuti fuori del cassonetto può comportare una multa anche molto salata.

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