Nel 2024 alcune misure di pensionamento, anche anticipato, resteranno in vigore a prescindere da ciò che il governo andrà a fare nella legge di Bilancio. Non bisognerà quindi attendere la proroga dell’Ape sociale, di opzione donna e di quota 103 per capire quale misura è sfruttabile da un lavoratore. Queste misure, la cui proroga ormai è data per scontata da tutti, consentiranno il pensionamento anticipato di alcuni lavoratori, ma non sostituiranno altre misure di pensionamento, e sempre anticipato, che resteranno perfettamente attive anche nel 2024.

Ma alcune di queste misure, quasi fisiologicamente, cambieranno aspetto e cambieranno alcuni requisiti. E non dipende dal governo, ma dalla struttura di queste misure. Per il solo fatto che cambierà qualcosa, per capire se si potranno utilizzare, occorrerà attendere la fine del 2023 o al più, l’inizio del 2024.

“Salve, volevo da parte vostra una semplice precisazione. Nel 2024 arrivo a 64 anni di età e 24 di contributi. Posso andare in pensione con la pensione anticipata contributiva? Ho iniziato a lavorare nel 1999 e quindi rientro come requisiti contributivi ed anagrafici. Ma non so calcolare la pensione minima che dovrei prendere per entrare nella prestazione.”

La nuova pensione anticipata a 64 anni nel 2024, cambiano alcuni requisiti, ecco le novità attese

Per capire se si potrà andare in pensione, l’attesa è necessaria, soprattutto per programmare le uscite l’anno successivo. Ed è la cosa che i lavoratori in ottica pensioni 2024 dovranno fare, sia per le misure che il governo varerà nella prossima legge di Bilancio, sia per alcune misure attive certamente, ma con requisiti suscettibili di variazioni per motivi che non sono collegati all’operato del governo. Un tipico esempio è la pensione anticipata contributiva. Si tratta di quella misura che entra di diritto nel novero delle pensioni anticipate ordinarie. L’INPS infatti ne spiega il funzionamento nella stessa scheda del sito istituzionale, dedicata alla pensione anticipata ordinaria.

Solo che questa misura riguarda la generalità dei lavoratori, non ha limiti di età e non prevede limitazioni di platea. La pensione anticipata contributiva invece riguarda solo lavoratori che hanno iniziato a lavorare dopo il 31 dicembre 1995. Ed ha un limite anagrafico minimo fissato a 64 anni, oltre ad un requisito contributivo altrettanto minimo fissato a 20 anni.

La pensione anticipata nel 2023 diversa da quella del 2024, ecco perché

Oggi la pensione anticipata contributiva si completa con 64 anni di età almeno e con almeno 20 anni di contributi. Il primo versamento contributivo, a qualsiasi titolo (effettivi, figurativi, da riscatto, volontari), deve essere successivo al 31 dicembre 1995. Ma l’importo della pensione che si va a percepire non deve essere inferiore a 2,8 volte l’assegno sociale dell’anno di presentazione della domanda. Significa che nel 2023 per poter sfruttare la misura, ai lavoratori è fatto obbligo di raggiungere una pensione pari ad almeno 1.409,16 euro al mese. Questo perché l’assegno sociale è pari a 503,27 euro al mese e moltiplicato per 2,8 arriva a 1.409,16.

I calcoli dell’importo della pensione anticipata

Per il nostro lettore occorrerà pazienza come dicevamo. Perché la sua pensione potrà essere percepita solo se l’importo della stessa sarà di un certo tipo. Ed oggi non ci sono le condizioni e le certezze per capire di che importo parliamo. Infatti l’assegno sociale come ogni altra prestazione dell’INPS si adegua al tasso di inflazione. E si adegua in misura pari ai dati statistici dell’ISTAT che al momento sono provvisori. Solo quando si saprà l’effettivo aumento del costo della vita, si potrà capire prima di tutto l’importo dell’assegno sociale. E poi capire che pensione minima raggiungere per entrare nel perimetro della pensione anticipata ordinaria. Ad oggi sembra che si vada nella direzione di una inflazione al 5,9%.

Sempre più difficile sarà lasciare il lavoro

Se l’assegno sociale venisse portato a 533 euro circa e cioè aumentato del 5,9% rispetto ai 503,27 euro di oggi, la pensione minima per andare a 64 anni a riposo sarebbe di circa 1.492 euro.

Oltre 80 euro in più di oggi. Pensione ancora più difficile quindi, soprattutto considerando che il coefficiente che trasforma il montante contributivo in trattamento previdenziale, a 64 anni è meno favorevole rispetto a 67 anni. Ed anche perché con carriere di 20/25 anni di contributi, è difficoltoso immaginare pensioni di questi importi. A meno che non si tratti di lavoratori con stipendi molto rilevanti. Il nostro lettore che nel 2024 avrà 24 anni di contributi, potrebbe non farcela ad arrivare a quell’importo minimo di pensione che ripetiamo, è piuttosto rilevante.