Da quest’anno ha preso il via la Carta Europea di Disabilità, detta anche “disability card”. Una nuova tessera che dà diritto ad agevolazioni tariffarie o accessi gratuiti a trasporti, luoghi di cultura e strutture per il tempo libero.

Rilasciata dall’Inps è valida per il momento in otto Stati europei. Presto però sarà estesa ad altri Paesi appartenenti all’Unione e le sue funzionalità riconosciute in tutta la Ue. Restano tuttavia molti problemi tecnici legati al suo rilascio.

Carta Europea della Disabilità, come ottenerla

La nuova tessera riservata agli invalidi è dotata di foto e QR code.

Consente ai possessori di accedere a diversi servizi relativi al tempo libero, alla cultura e ai trasporti a costo ridotto o gratuito. E’ rilasciata dall’Inps. Ma come si ottiene?

Come annunciato con messaggio n. 853 del 22 febbraio 2022, per richiedere la Carta Europea della Disabilità è necessario accedere al sito istituzionale con le proprie credenziali digitali. La procedura chiede poi all’interessato di fornire:

  • una propria fotografia a colori in formato tessera;
  • l’indirizzo per il recapito della Carta.

E qui nascono i problemi. Il caricamento della fotografia digitale formato tessera è spesso rifiutato dall’applicazione e quindi la domanda non può essere completata. Dopo numerose segnalazioni arrivate, sia da privati che dai Patronati, l’Inps comunica finalmente di aver facilitato e potenziato il proprio servizio per allegare la foto conforme. “La procedura richiesta per allegare la foto – si legge in una nota consente ora all’utente di operare con facilità”.

Tempi di spedizione e recapito

Purtroppo, però, i problemi non finiscono qui. Chi è riuscito a ottenere la Carta Europea della Disabilità dall’Inps, non si è visto ancora recapitare a casa il documento. Ci sono invalidi che aspettano da mesi la cara all’indirizzo indicato, ma ancora non è arrivata.

Dal sito Inps risulta che la stessa è stata spedita con raccomandata – dicono dai Patronati – ma gli assistiti ancora non l’hanno ricevuta.

E, a richiesta di spiegazioni, l’Istituto si limita a dire che la Carta Europea è stata regolarmente spedita.

Insomma verrebbe da pensare che, se da un lato la procedura telematica gestisce le cose in un modo, dall’altro il servizio postale non ha ancora potuto gestire le raccomandate. Con notevole disservizio ai danni degli assistiti.