Riparte il bonus auto. Dal 10 gennaio 2023 è possibile prenotare gli incentivi auto e moto (ecobonus) per l’acquisto di veicoli con emissioni 0-60g/km di CO2 sul sito http://ecobonus.mise.gov.it.

Ad annunciarlo è il Ministero dello Sviluppo Econhomico precisando che si tratta di misure già varate dal precedente governo Draghi che prevede stanziamenti per 630 milioni di euro in tre anni. Gli incentivi auto prevedono fino a 6.000 euro di bonus per acquisto auto a basse emissioni.

Gli incentivi auto e moto

Come noto, i fondi stanziati nel 2022 per incentivi auto si erano esauriti.

Ma con la legge di bilancio 2023 sono stati riavviati e ora le concessionarie possono tornare a prenotarli sulla piattaforma del Mise. Si tratta per la precisione di ecobonus per l’acquisto di nuovi veicoli a basso impatto ambientale. In particolare auto elettriche o ibride

In sintesi gli incentivi auto e moto riguardano autoveicoli, motocicli e ciclomotori e veicoli commerciali. Le risorse sono ripartire in questo modo:

  • Veicoli elettrici: 190 milioni di euro per gli autoveicoli con emissioni comprese nella fascia 0-20 grammi di anidride carbonica per chilometro: 3.000 euro senza rottamazione e 5.000 euro con rottamazione;
  • Veicoli ibridi plug-in: 235 milioni di euro per veicoli di categoria M1 con emissioni comprese nella fascia 21-60 grammi di anidride carbonica per chilometro: 2.000 euro senza rottamazione; 4.000 euro con rottamazione
  • Veicoli a basse emissioni: 150 milioni per veicoli di categoria M1 con emissioni comprese nella fascia 61-135 grammi di anidride carbonica per chilometro: 0 euro senza rottamazione; 2.000 euro con rottamazione.

Un impulso alle vendite

Come noto il mercato italiano dell’auto è in profonda sofferenza. Il 2022 è stato uno degli anni peggiori dell’ultimo mezzo secolo, nonostante la crescita a doppia cifra di dicembre e gli incentivi auto. Secondo i dati ufficiali, le immatricolazioni sono state 1.316.702, in calo del 9,7% rispetto al 2021. Ma rispetto al 2019, anno prima dello scoppio della pandemia, la flessione è stata addirittura del 31,3%.

Gli incentivi auto varati dal governo hanno dato una mano a sostenere la domanda seppure affetta da un debolezza intrinseca notevole. Grazie agli incentivi auto è stato possibile dare impulso al rinnovo del parco macchine togliendo di mezzo i veicoli più vecchi con la rottamazione. Svecchiamento che però si è fermato quasi subito per via dell’impennata dell’inflazione.

Del resto l’acquisto di un’auto elettrica o ibrida plug-in resta ancora proibitivo e per molti automobilisti ed è impensabile sostituire l’automobile senza adeguati sconti.  I costi restano ancora molto alti. La quota di mercato delle auto elettriche – precisa Federauto, la federazione dei concessionari – è scesa dal 4,6% al 3,7% e si è registrato il peggior andamento tra i più grandi mercati in Europa, nonostante gli incentivi auto.