Come detto in più occasioni, il reddito di cittadinanza potrebbe essere abolito a breve. Il 25 settembre si sono tenute le elezioni nazionali che hanno avuto come vincitore la coalizione centro destra, con Fratelli d’Italia primo partito. Un centro destra che da sempre critico verso il sussidio tanto caro ai 5 stelle.

Tuttavia, il reddito di cittadinanza dovrà comunque essere sostituito con un altro strumento di welfare. In campagna elettorale, la Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha sempre parlato dell’istituzioni del cosiddetto “reddito di solidarietà”.

Si tratta di un sussidio a favore solamente dei non occupati di età superiore a 60 anni, nonché alle famiglie con minori o persone con disabilità. Niente beneficio, dunque, ai giovani senza un lavoro.

In questi giorni, anche il senatore Ignazio La Russa, altro esponente di punta di Fratelli d’Italia, ha parlato del reddito di cittadinanza e di come questo sarà presto abolito. Per la Russa, con questo taglio si potranno istituire altre due nuove leggi. Vediamo meglio di cosa si tratta.

Il reddito di cittadinanza sarà presto abolito e sostituito da queste due leggi

Con una recente intervista rilasciata a Carta Bianca (programma di informazione quotidiana condotto da Bianca Berlinguer su Rai 3), il senatore Ignazio La Russa, di Fratelli d’Italia, ha parlato anche del reddito di cittadinanza e di come sarà superato già nei prossimi mesi.

La Russa, senza mezzi termini, ha dichiarato che il reddito di cittadinanza sarà presto abolito, “ma nel momento in cui lo aboliamo facciamo un’altra legge. Anzi, due leggi”.

La prima riguarda l’aumento del sussidio a circa il 50% degli attuali percettori. Il riferimento è alle famiglie numerose, con disabili, pensionati ecc. Proprio come previsto dal reddito di solidarietà di cui vi abbiamo accennato in apertura.

L’altro 50% dei percettori, ha spiegato La Russa, è costituito da gente che non aveva alcun diritto e che ha truffato lo stato e da soggetti che possono evitare il sussidio in quanto giovani e capaci di lavorare.

“Noi speriamo di dare un lavoro – ha proseguito il senatore La Russa – noi immaginiamo di abolire questa legge e di ricostruire in forma diversa il rapporto con chi ha bisogno. Siamo convinti che offrendo ai datori di lavoro la possibilità di assumere e avere meno tasse si possano avere molte assunzioni”.

Insomma, ci pare chiaro che il reddito di cittadinanza sarà abolito alla prima occasione utile. Molto probabilmente già nei prossimi mesi, con la stesura della legge di bilancio 2023. Ovviamente, vi terremo informati sugli sviluppi di questa vicenda.